Siria: “Pronti anche alla guerra mondiale”. Obama: “Serve una transizione politica” - QdS

Siria: “Pronti anche alla guerra mondiale”. Obama: “Serve una transizione politica”

redazione

Siria: “Pronti anche alla guerra mondiale”. Obama: “Serve una transizione politica”

giovedì 05 Settembre 2013

Verso l’attacco militare. Gli Usa: “Risposta alle armi chimiche”

Stoccolma – “Rispetto i protocolli che l’Onu deve seguire e il difficile lavoro fatto dagli ispettori, ma crediamo fermamente che le armi chimiche siano state usate e che le abbia usate Assad”: lo ha detto il presidente Usa Barack Obama nella conferenza stampa congiunta a Stoccolma con il premier svedese Fredrik Reinfeldt, in riferimento alla situazione in Siria. I leader della Commissione Esteri del Senato di Washington si sono accordati su una bozza di risoluzione che autorizza un’operazione militare limitata a 90 giorni escludendo esplicitamente l’uso di forze di terra.
Gli Stati Uniti intendono fornire contro Damasco “una risposta efficace che eviti l’uso di armi chimiche in futuro”. L’approvazione del documento ha proseguito Obama, servirà ad “evitare che gli attacchi con armi chimiche da parte di Assad si ripetano in futuro”.
Gli Usa, ha aggiunto il presidente, continueranno a fornire assistenza umanitaria al popolo siriano “anche in caso di un attacco militare” e “continueranno a sostenere la strada diplomatica” per una soluzione della crisi siriana che porti a una transizione che tenga conto di tutte le posizioni.
Obama dice di capire i dubbi dell’Europa sulla Siria, dopo le affermazioni dell’intelligence americana sulle armi di distruzione di massa in Iraq che non risultarono vere, ma afferma di non aver nessuna intenzione di ripetere quegli errori. “Capisco” che in Europa il ricordo dell’Iraq “metta in dubbio l’accuratezza delle informazioni” sull’uso delle armi chimiche da parte del presidente siriano, ha detto, “io ero contrario alla guerra in Iraq e non voglio certo ripeterne gli errori, ma avendo valutato le informazioni posso dire che queste armi sono state utilizzate”.
L’attacco contro Damasco, ammette Obama dopo aver ricordato la morte dei 1.400 civili, tra cui 400 bambini, a causa del presunto uso di armi chimiche, “non risolve completamente il problema” della guerra in Siria, perché “se si vuol mettere fine alla violenza serve una transizione politica” Tuttavia, sottolinea, “può mitigare il problema delle armi chimiche”.
Il Governo siriano, dal canto suo, si è detto pronto a respingere qualsiasi imminente raid americano e delle forze alleate. A renderlo noto nel pomeriggio di ieri il vice ministro degli Esteri, Faysal Moqdad, che ha ribadito: “Non ci piegheremo nemmeno se ci fosse la terza guerra mondiale. Prenderemo in considerazione tutte le misure possibili per rispondere agli attacchi dell’Occidente – ha aggiunto – ma non diremo quali”.

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