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Catania – Asili nido salvi, ma fino a Natale. La priorità è contenere la spesa

Melania Tanteri

Catania – Asili nido salvi, ma fino a Natale. La priorità è contenere la spesa

martedì 10 Settembre 2013

L’assessore Trojano: “Rendere il servizio efficiente”. Lanzafame: “Garantire le fasce deboli”.

CATANIA – Aspetta ancora l’approvazione da parte della Corte dei Conti palermitana, eppure i suoi effetti si fanno già sentire. La scure dei tagli contenuti nel Piano di rientro, predisposto dall’amministrazione comunale precedente, guidata da Raffaele Stancanelli e passato al vaglio del Ministero, si stanno già in parte abbattendo sulla città e sui cittadini, non solo dal punto di vista fiscale o relativo all’aumento delle tariffe, ma anche in relazione ai servizi offerti al cittadino. È il caso degli asili nido comunali che, fino alla scorsa settimana, hanno rischiato di rimanere chiusi proprio per effetto del documento che dovrebbe consentire a Palazzo degli Elefanti di spalmare l’ingente debito accumulato nei prossimi dieci anni, per evitare il dissesto finanziario.
Ipotesi scongiurata, almeno per qualche mese, dopo che l’assessorato al Welfare, retto da Fiorentino Trojano, in seguito a un incontro con le parti sociali, che avevano manifestato di fronte a Palazzo dei Chierici per ottenere delle risposte certe dagli uffici comunali, ha stabilito una strategia per consentire al servizio di partire regolarmente.
“L’amministrazione comunale – ha spiegato Troiano – ha presentato un proprio progetto che consente di tenere aperti gli asili nido dal prossimo martedì fino al periodo prenatalizio. Prima della fine dell’anno – ha proseguito – sottoporremo al Consiglio comunale una delibera che consenta, nel 2014, di rendere il servizio degli asili nido rispettoso dei parametri di efficienza richiesti dalla legge”.
Quello degli asili nido comunali è solo uno dei servizi alla collettività che potrebbero cadere sotto la scure del Piano di rientro, per questo il vice capogruppo di Patto per Catania in Consiglio comunale, Agatino Lanzafame, chiede al sindaco Bianco che si faccia di tutto per garantire le fasce deboli, evitando che il pre dissesto (questo, di fatto, prevede il Piano all’esame della Corte dei Conti) venga pagato dalle fasce più deboli.
“Il salvataggio degli asili nido comunali da parte dell’amministrazione rappresenta un segnale importante per la città – ha affermato Lanzafame – e la giunta, pur nel rispetto degli obiettivi di contenimento della spesa, è riuscita a salvaguardare 230 posti di lavoro e a garantire un servizio fondamentale per le fasce più fragili della popolazione. Con questo risultato – ha proseguito – abbiamo dimostrato che rigore finanziario e solidarietà sociale, intesa come lotta alla povertà e sostegno alle persone fragili, possono camminare insieme ed essere i due pilastri dell’azione di questa amministrazione”.
I 15 asili nido cittadini, “salvati “ per il momento, infatti, rappresentano solo uno dei settori che ha visto parecchi tagli. “Tutto ciò che l’amministrazione Bianco sta facendo e farà – ha spiegato l’assessore comunale al Bilancio, Giuseppe Girlando – terrà sempre conto e salvaguarderà gli obiettivi generali di contenimento della spesa previsti nel Piano di rientro opera della precedente amministrazione”.
Per i prossimi mesi, dunque, il servizio fondamentale degli asili nido sarà garantito, almeno fino a Natale. Per il futuro, però, non c’è certezza. “Abbiamo avviato un percorso teso a migliorare il servizio nell’interesse dei cittadini – ha concluso – ma, per raggiungere dei buoni risultati abbiamo bisogno della massima collaborazione da parte di tutti e contiamo di averla perché gli asili nido comunali rappresentano un patrimonio per l’intera città”.

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