Il dramma degli studenti stretti in aule pericolanti - QdS

Il dramma degli studenti stretti in aule pericolanti

redazione

Il dramma degli studenti stretti in aule pericolanti

giovedì 19 Settembre 2013

Lesioni strutturali in una scuola su sette. Pochi i 450 mln di euro del Governo

ROMA- Una scuola su sette ha lesioni strutturali, in una su cinque ci sono distacchi di intonaco e nel corso dell’ultimo anno scolastico la tragedia è stata sfiorata ben 29 volte a causa di crolli di diversa entità. Il Governo ha appena stanziato 450 mln per l’edilizia scolastica, ma ne servirebbero molti di più per non far scattare, ogni volta che suona la campanella d’inizio anno, l’allarme sicurezza.
 
Lo rivela l’XI Rapporto sulla sicurezza degli edifici scolastici, presentato a Roma, che ha preso in considerazione 165 scuole di 18 regioni. È vero che migliorano i dati sul possesso delle certificazioni, ma, purtroppo, peggiora lo stato di manutenzione delle scuole che nel 39% dei casi è del tutto inadeguato: muffe, infiltrazioni e segni di umidità colpiscono un’aula su cinque. Un terzo delle scuole, infine, ha subito atti di vandalismo. Dal Rapporto emerge pure che nell’ultimo anno dalle famiglie sono arrivati circa 390 milioni di euro, sotto forma di contributo volontario (con un importo medio che va dai 50 euro nella scuola dell’infanzia ai 100 euro nelle superiori) o donazione di materiali e beni.
Il miglior punteggio (94/100) se lo aggiudicano a pari merito il liceo classico Socrate di Bari e la Scuola dell’Infanzia Don Bronzini di S. Lorenzo in Banale (Trento); in fondo alla classifica si piazzano due scuole romane (la Secondaria dell’Istituto comprensivo Piazza Sauli e l’Istituto comprensivo Borgoncini Duca, plesso Manetti) e il Liceo Scientifico di Manciano (Grosseto). Ma le situazioni sono le più disparate: si va dall’Istituto comprensivo Porto Romano, plesso Coni Zugna, di Fiumicino con presenza di amianto e ancora nessuna azione di bonifica in atto, alla Primaria Dino Liotta di Licata appena ristrutturata, con pannelli solari, aria ionizzata e finestre oscuranti.
In una scuola su sette ci sono lesioni strutturali evidenti, presenti per lo più sulla facciata esterna dell’edificio; il 20% delle aule presenta distacchi di intonaco; muffe, infiltrazioni e umidità sono stati rilevati in quasi un terzo dei bagni (31%) e in una aula e palestra su quattro.
Il 39% delle scuole presenta uno stato di manutenzione del tutto inadeguato (lo scorso anno era il 21%) anche se il 44% possiede il certificato di agibilità statica, il 38% quello di agibilità igienico sanitaria e il 37% quello di prevenzione incendi. Barriere architettoniche (13%) e pavimenti sconnessi (12%) ostacolano la vita agli studenti con disabilità mentre temperature e aerazione non sono adeguate nella gran parte delle aule visto che il 51% di esse è senza tapparelle o persiane e il 28% ha le finestre rotte. Da registrare anche il fenomeno “sovraffollamento”: 1 classe su 5 del campione ha più di 25 alunni e sono state individuate 47 classi fuorilegge.

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