Concorso a cattedre: 505 vincitori siciliani - QdS

Concorso a cattedre: 505 vincitori siciliani

Liliana Rosano

Concorso a cattedre: 505 vincitori siciliani

giovedì 03 Ottobre 2013

Miur: in Italia 8.303 “promossi”, 3.255 sono stati immessi in ruolo ad agosto gli altri saranno assunti nei prossimi anni. Migliaia di iscritti per 11.542 posti a tempo indeterminato, l’agognata assegnazione dopo lunga attesa

CATANIA – Metà dei siciliani che hanno tentato il “concorsone”,  hanno già ottenuto la tanto sospirata ed agognata cattedra a tempo indeterminato. L’altra metà sta ancora aspettando. Secondo gli ultimi dati del Miur, diffusi all’interno dell’operazione trasparenza, al momento, sono 505 i vincitori in Sicilia contro i 1.194 posti disponibili.
Quelli sui vincitori sono da considerarsi parziali, fanno sapere dal ministero: ci sono ancora commissioni al lavoro in Toscana, Lazio, Sicilia, Calabria e Veneto. Ad oggi i vincitori sono in tutto 8.303; di questi 3.255 sono stati immessi in ruolo ad agosto dopo il via libera da parte del Consiglio dei ministri a 11.268 assunzioni.
Dei 505 vincitori siciliani, 322 sono donne e 183 uomini. La maggior parte, ben 348, erano presenti nelle cosiddette Gae (graduatorie ad esaurimento) mentre soltanto 4 in seconda fascia e 82 in terza fascia.
Per quanto riguarda il profilo generale dei vincitori, hanno superato la prova di preselezione 94.814 candidati, di cui 34.823 iscritti nelle Gae e 59.991 esterni alle graduatorie ad esaurimento. Più brillante la performance degli iscritti in graduatoria: il 32,1% ha superato la preselezione. Fra gli esterni è passato il 27,5%. Un trend confermato dal successivo step: lo scritto è stato superato da 22.607 candidati di cui 10.888 iscritti in graduatoria (passa il 31,2%) e 11.719 esterni alle graduatorie ad esaurimento (passa il 19,5%).
I posti a bando erano 11.542. Trattandosi di un concorso a cattedra il numero dei vincitori corrisponde a quello delle cattedre bandite. Ad oggi, tuttavia, a causa di rallentamenti che si sono verificati nelle procedure concorsuali di alcune regioni (restano aperte 13 procedure in Toscana, 16 nel Lazio, 4 in Sicilia, 4 in Calabria, 1 in Veneto),  risultano vincitori, come dicevamo,  8.303 candidati. Donna, over 35 e già iscritta in una graduatoria ad esaurimento. Questo il profilo medio del vincitore. Nel dettaglio le donne sono l’80,9% (6.721) dei vincitori. Gli over 35 sono il  51% (4.238), gli under 30 sono il 9,5% (795). Su 8.303 vincitori, 5.733 (il 69%) risultano essere iscritti in una Graduatoria ad esaurimento, 1.290 sono i laureati fino al 2002, 66 sono presenti in seconda fascia e 1.290 sono in terza fascia nelle Graduatorie di istituto. Degli 8.303 vincitori, 3.255 (il 39%) sono stati assunti a tempo indeterminato ad agosto dopo il via libera del governo a 11.268 immissioni in ruolo del personale docente ed educativo. I rimanenti vincitori saranno assunti nel corso dei prossimi anni.
In totale ad agosto sono stati assunti da concorso (quello del 2012 e quelli precedenti) 4.089 insegnanti. I rimanenti posti sono andati a docenti presenti nelle graduatorie ad esaurimento (Gae). La mancata proporzione del 50% prevista dalla legge (metà assunzioni da concorso e metà da graduatorie ad esaurimento) è spiegabile con il fatto che il concorso a cattedre del 2012 non è stato bandito su tutte le classi di concorso. E per alcune classi il concorso non è stato bandito in tutte le regioni. Ad esempio non sono stati banditi posti per materie come strumento musicale per la scuola secondaria di primo grado, storia dell’arte per il secondo grado, lingua e letteratura spagnola, tecnologia e disegno tecnico, topografia, zootecnia.
 
Non sono stati banditi posti per matematica per la secondaria di primo grado in Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Molise e Umbria perché si è bandito solo dove c’erano almeno un numero minimo di disponibilità. Un’altra criticità è emersa dalle commissioni: la normativa vigente non ha consentito l’esonero dall’insegnamento di quanti erano impegnati come commissari. Il che ha comportato rallentamenti delle operazioni e dimissioni da parte dei commissari stessi con problemi operativi durante le fasi concorsuali.

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