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Messina – Rapporto Ispra: tutti i numeri sulla qualità dell’ambiente urbano

Francesco Torre

Messina – Rapporto Ispra: tutti i numeri sulla qualità dell’ambiente urbano

mercoledì 23 Ottobre 2013

Negli ultimi dieci anni un calo demografico e un aumento degli sprechi d’acqua (+ 17,5%). Per la raccolta differenziata numeri ancora molto lontani dall’auspicato 65%

MESSINA – Come ogni anno, il rapporto Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) sulla qualità dell’ambiente urbano, scatta una fotografia dello stato di salute dei Comuni italiani. E come ogni anno verifichiamo i cambiamenti nel territorio di Messina e provincia, anche in confronto con le altre realtà della penisola.
Dati ormai storicizzati riguardano la presenza di aree naturali protette e di verde urbano. Messina è leader in Italia per percentuale di aree naturali protette nella superficie comunale (70%, sul dato pesano ovviamente i Monti Peloritani), ma è agli ultimi posti per percentuali di verde urbano (solo lo 0,7%, costituito da Villa Dante, Villa Mazzini e Villa Sabin). E percentuali ridicole sono quelle prodotte dalla città in tema di raccolta differenziata. Nulla di nuovo su questo fronte dal rapporto Ispra: nel 2010 la percentuale di differenziata a Messina era del 3,8%, oggi potrebbe anche essere diminuita. Tutto questo quando la finanziaria 2007 obbligava i Comuni a raggiungere percentuali del 65% già entro il 2012. Utopia pura, ma sul tema in città si attende la grande rivoluzione promessa dalla nuova Giunta.
Altrettanto stabili, secondo la IX relazione annuale presentata a Roma dal ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, risultano poi i dati messinesi riguardanti inquinamento ambientale e acustico. La soglia di allerta come sempre viene superata dal secondo valore, mentre il primo risulta nel confronto con gli altri Comuni italiani abbastanza sotto controllo. Un dato già consolidato riguarda inoltre il calo demografico, con il passaggio dai 252.026 abitanti del censimento 2001 ai 243.262 del censimento 2011.
 
Quasi 10 mila abitanti in meno in 10 anni, come dire un intero quartiere scomparso. Ma diamo anche qualche dato positivo. La provincia di Messina si segnala per essere la più virtuosa in Italia per la conformità delle acque di balneazione. Si conferma il primo porto italiano per numero di passeggeri: 8,5 mln nel 2011. Registra aumenti a due cifre nel traffico croceristico, raggiungendo valori tra i 500 e i 600 mila turisti.
In controtendenza, però, con il resto del paese, il dato riguardante il consumo d’acqua ad uso domestico. Mentre in Italia si tende a risparmiare, a Messina si registra in dieci anni (dal 2001 al 2011) un aumento del 17,5%. È qui che dovrà incidere l’azione della nuova Giunta comunale, nell’instillare ai cittadini concetti di salvaguardia e rispetto ambientale, anche tramite la trasmissione di nuovi stili di vita. Mission impossible?

 
Villa Dante. Fissata una nuova data per l’apertura del parcheggio

MESSINA – C’è una nuova data per l’apertura del parcheggio Zaera Sud, pronto da un anno e mezzo all’interno di Villa Dante (per la sua costruzione sono stati sacrificati i campi da tennis) ma mai inaugurato. A “dare i numeri”, dopo Buzzanca e Croce, adesso è l’assessore alla Mobilità Gaetano Cacciola, che fissa la nuova deadline al 30 novembre.
Sull’opera pubblica, ricordiamolo, pesa come un macigno l’onta di quel bollino rosso apposto dall’ex ministro Fabrizio Barca nel febbraio scorso, ancora oggi in bella vista davanti all’area di cantiere. Allora fu promesso alle autorità governative che l’opera sarebbe stata operativa nel giro di 60 giorni. Bugia grande come una casa. Intanto, però, le utenze elettriche (semafori e monitor per le info agli automobilisti) sono già in funzione da mesi, a dare la misura di uno spreco senza fine.

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