Manovale ucciso nel Palermitano, crivellato di colpi. Suo suocero fu assassinato nel 1994 - QdS

Manovale ucciso nel Palermitano, crivellato di colpi. Suo suocero fu assassinato nel 1994

Manovale ucciso nel Palermitano, crivellato di colpi. Suo suocero fu assassinato nel 1994

venerdì 11 Gennaio 2019
Era sul suo fuoristrada quando è stato affiancato da un’alta vettura da dove i killer hanno fatto fuoco.
 
E’ morto così crivellato dai colpi questa sera un giovane di 36 anni, incensurato, Vincenzo Greco, manovale edile, a Portella della Paglia a Belmonte Mezzagno (Palermo).
 
Le indagini sono condotte dai carabinieri.
 
Greco quando è stato bloccato era diretto all’allevamento di animali che gestiva insieme ai fratelli.
 
I killer lo hanno affiancato mentre era alla guida del suo Mitsubishi. Poi hanno iniziato a sparare.
 
L’omicidio è avvenuto in una zona di campagna sulla strada provinciale 38 che collega Belmonte a Santa Cristina Gela. Greco ha due fratelli anche loro manovali edili. Le indagini sono coordinate dalla Dda di Palermo.
 
Il suocero di Greco era Filippo Cassella ucciso a 32 anni il 10 marzo del 1994.
 
In quel delitto rimase ferita anche un’altra persona. Fu uno dei tanti omicidi che insanguinarono quella zona nel palermitano in un periodo di guerra tra i clan mafiosi per accaparrarsi il potere. Greco era allora 12 enne.
 
Gli investigatori stanno comunque interrogando e amici e familiari per tentare di chiarire il movente di questo assassinio. I militari dell’Arma ieri fino a tarda sera hanno eseguito i sopralluoghi per stabilire il calibro e il tipo di armi utilizzati nell’agguato.
 
Gli investigatori stanno passando al setaccio la vita e l’attività di Greco che aveva una compagna e un figlio. Pare che si sarebbe dovuto sposare il mese prossimo.
 
A dicembre scorso un’indagine, coordinata dalla Dda guidata da Francesco Lo Voi, ha svelato il tentativo di ricostituire la commissione provinciale mafiosa ormai "in sonno" dai primi anni ’90. In una maxi operazione dell’Arma denominata non a caso Cupola 2.0, finirono in manette altre 45 persone: capimafia, estortori, gregari dei mandamenti di Pagliarelli, Porta Nuova, Villabate e Misilmeri e Belmonte Mezzagno.
 
 

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