Mutui per l’acquisto di case, rallenta calo delle concessioni - QdS

Mutui per l’acquisto di case, rallenta calo delle concessioni

Oriana Sipala

Mutui per l’acquisto di case, rallenta calo delle concessioni

venerdì 15 Novembre 2013

Spicca soprattutto il Nord-Est (-1,8%), la ripresa è più lenta al Sud (-7,8%) e nelle Isole (-14,3%). Il primo semestre 2013 registra un generale miglioramento rispetto al 2012

PALERMO – Come tutti i mercati, anche quello immobiliare subisce oscillazioni significative sulla base dei momenti di recessione e di ripresa economica di una società. Facendo riferimento ai dati Istat sulle compravendite immobiliari di fonti notarili, si riscontra per il primo semestre del 2013 un rallentamento del calo dei passaggi di proprietà, il che sta a significare un leggero miglioramento della situazione rispetto all’anno precedente in tema di acquisto e di vendita di beni immobili.
Lo stesso discorso vale se parliamo di concessione di mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare, stipulate con banche o soggetti diversi dalle banche: i rogiti presi in esame testimoniano un rallentamento della flessione che, nel 2013, si attesta intorno a -4,3% rispetto al 2012. Una variazione consistente, se si considera che nel 2012 il calo delle concessioni si attestava a -40,3% rispetto al 2011.
Guardando alle singole realtà regionali, possiamo osservare come il rallentamento del calo delle concessioni di mutui e finanziamenti si registri ovunque. A brillare è soprattutto il Nord-est, dove si passa da una calo del -38,6% – avuto nel primo semestre 2012 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente – a un calo del -1,8% nel 2013. Il Sud e le Isole, invece, non registrano dati molto incoraggianti, sebbene anche qui si possa parlare di un “calo del calo”. Nelle regioni del Sud si passa infatti dal -43,1% del 2012 al -7,8% nel 2013. Ma è nelle Isole che il calo resta più accentuato: nel primo semestre del 2012 esso si attestava intorno al -52,9% (contro una media nazionale pari a -40,3%) , mentre nel primo semestre 2013 si attesta intorno al -14,3% (contro una media nazionale del -4,3%).
L’andamento delle concessioni dei mutui ci è più chiaro se scomponiamo i semestri presi in considerazione in periodi di tempo ancora più piccoli, ovvero in trimestri. Osservando i dati dei singoli trimestri è possibile scorgere anche qualche numero positivo, che sta a indicare un’effettiva ripresa.
Non stiamo parlando, però, né delle regioni del Sud né delle Isole, bensì del Nord-est e delle regioni del Centro. Nel secondo trimestre 2013 queste due macroaree hanno infatti registrato aumenti rispettivamente pari a 2,6% e 0,2%, contro una media nazionale di -2,4%. Ad abbassare la media in tale trimestre ci pensano il Sud e le Isole, dove il calo si attesta intorno a -8,3% nel primo caso e -10,6% nel secondo. Sebbene i numeri non siano allarmanti rispetto quelli rilevati nello stesso periodo del 2012 (-44,8% al Sud e -58,3% nelle Isole), il fatto che qui si registri il calo più accentuato sta a dimostrare come ci sia, in queste macroaree, un maggiore blocco dell’economia e un minor coraggio a scommettere nell’acquisto di un bene immobile.
Per finire, è interessante notare come i dati forniti dall’Istat suggeriscano quadri diversi per le città metropolitane e per i piccoli centri. Questi ultimi, secondo quanto ci dicono gli archivi notarili, fanno registrare variazioni negative più contenute per la concessione di mutui, finanziamenti e altre obbligazioni rispetto a quelle che sono le variazioni registrate nelle grandi città.
 
Infatti, nel primo trimestre 2013 la flessione registrata nei piccoli centri è pari a -5,7%, mentre quella che si riscontra nelle città metropolitane è di -7,1%. Più o meno invariato rimane il discorso se ci spostiamo nel secondo trimestre dello stesso anno: -2,2% è la variazione nei piccoli centri, -2,8% nelle grandi città, tra le quali, ai fini della ricerca statistica, si annoverano le metropoli siciliane di Messina, Catania e Palermo.

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