Tares 2013, per i cittadini nuova stangata da 9,9 miliardi - QdS

Tares 2013, per i cittadini nuova stangata da 9,9 miliardi

Gianluca Di Maita

Tares 2013, per i cittadini nuova stangata da 9,9 miliardi

mercoledì 18 Dicembre 2013

È questa la denuncia del servizio politiche territoriali della Uil: +30,3% rispetto al 2012. Trapani, Catania, Messina e Agrigento sopra la media nazionale di € 225 a famiglia

PALERMO – Tares: nuova stangata. Si sostanzia così la denuncia del servizio politiche territoriali della Uil che attraverso un rapporto mirato a vedere gli aumenti città per città della Tares, ha rilevato che nel 2013 la Tares porterà nelle casse pubbliche 9,9 miliardi di euro a fronte dei 7,6 miliardi di euro del 2012, con un incremento di 2,3 miliardi di euro (il 30,3%), di cui 1,2 miliardi di euro per pagare i servizi indivisibili dei Comuni.
A famiglia, la tassa dei rifiuti peserà per 305 euro con un aumento previsto rispetto all’annata precedente di circa 80 euro (35,4%).
Analizzando i dati degli aumenti percentuali sono abbastanza importanti i dati di Pescara (più 140,9%); Trapani (più 121,6%); Reggio Calabria (più 121,1%); Cagliari (più 113,9%); Catanzaro (più 106,2%). Analizzando invece gli aumenti e convertendoli in euro, rilevanti sono gli incrementi a Reggio Calabria con un aumento medio, rispetto allo scorso anno, di 291 euro, Cagliari con 276 euro; Trapani con 276 euro, Grosseto con 244 euro e Nuoro con 214 euro. Presente quindi in entrambe le stime Trapani, ma allontanando la lente di ingrandimento ci accorgiamo che facendo una classifica delle città più care, si aggiungono altre città siciliane.
Nella top ten dei costi più alti relativi alla Tares (ben al di sopra della media nazionale di 225 euro a famiglia), sono presenti Catania, Messina e Agrigento. Nella città etnea, la differenza rispetto al 2012 è di circa 190 euro con aumento percentuale del 60%. In totale quindi nel 2013 è prevista una spesa Tares di 506 euro a famiglia.
Per quanto riguarda Messina, l’aumento previsto è di 204,27 euro ( + 84,9%), per un totale di 444 euro. Infine Agrigento rappresenta una caso particolare: sebbene l’aumento del costo rispetto all’annata precedente sia di soli 35 euro (+ 9%), le famiglie usciranno 442 euro e questo è dovuto alle cifre già alte fissate nel 2012 ( 406 euro).
Quindi in valori assoluti a guidare la classifica è Reggio Calabria dove quest’anno si pagheranno 531 euro medi; segue Cagliari con 519 euro; Catania con 507 euro; Trapani con 502 euro; Grosseto con 486 euro; Napoli con 485 euro; Salerno con 473 euro; Messina con 445 euro; Agrigento con 442 euro; Nuoro con 425 euro.
 
Per quanto concerne le città di capoluogo di Regione la situazione si presenta così: E’ Cagliari con 519 euro medi a famiglia la città più cara; seguita da Napoli dove la Tares quest’anno inciderà mediamente 485 euro, con un aumento del 13,3% rispetto al 2012 (57 euro); a Perugia si pagheranno 354 euro medi, con un aumento del 21,1% (62 euro); a Milano 348 euro, con un aumento del 37,5% (95 euro); a Venezia 347 euro, con un aumento del 6,7% (22 euro); a Roma 335 euro, con un aumento del 7,7% (24 euro), dovuto solo per la parte dei 30 centesimi al mq.; a Torino 332 euro, con un aumento del 54,4% (117 euro); a Genova 321 euro, con un aumento del 49,9% (107 euro); a Palermo 315 euro, con un aumento del 49,9% (105 euro); a Bari 302 euro, con un aumento del 20,1% (51 euro).  
Secondo il segretario confederale della Uil, Guglielmo Loy, tutto ciò è dovuto “al combinato disposto dell’obbligo di copertura integrale del costo per lo smaltimento dei rifiuti, a cui è imputabile l’aumento di 56 euro sugli 80 euro complessivi.
Gli altri 24 euro, invece, derivano dalla “componente servizi”, la vera novità di quest’anno, che vale 30 centesimi al mq. di addizionale per i servizi indivisibili dei Comuni, incassata, però, dallo Stato con la rata di Dicembre e che verrà sostituita il prossimo anno con la TASI (tassa Servizi)”.

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