Crocetta, ancora bugie sull'Ufficio stampa - QdS

Crocetta, ancora bugie sull’Ufficio stampa

redazione

Crocetta, ancora bugie sull’Ufficio stampa

giovedì 09 Gennaio 2014

Ordine dei giornalisti di Sicilia e Assostampa ancora aspettano il governatore che aveva promesso di affrontare la questione. Ma intanto la Regione resta senza giornalisti di ruolo e rischia di pagare caro il ricorso dei lavoratori licenziati.

“Ancora una bugia di Crocetta, l’ennesima. Nonostante l’annuncio del governatore: ‘La prossima settimana chiamerò Ordine e Assostampa per affrontare la questione’, fatto ormai esattamente un mese addietro poche ore dopo la presentazione del dossier sulle sue bugie sulla questione dell’Ufficio stampa della Regione, l’anno 2013 si è chiuso e mai alcuna proposta di incontro è venuta da Crocetta”.
 
Lo affermano in una nota congiunta Assostampa Sicilia e Ordine dei giornalisti di Sicilia, che aggiungono che “non può essere ormai una sorpresa che il governatore annunci una cosa che poi, regolarmente, non mantiene”, considerando l’accaduto nello “stile proprio di un politico che al di là degli annunci roboanti e ad effetto poco riesce a fare sul piano della concretezza e nella direzione della soluzione dei problemi”.
 
Come scrivevamo nell’inchiesta sulle bugie di Crocetta del 12 settembre scorso, la questione dell’Ufficio stampa della Regione siciliana è emblematica.
 
“Secondo me con ventuno capiredattori – dichiarava Crocetta a metà novembre del 2012 – si stampano Repubblica e Corriere della Sera insieme, questo è diventato un posto fisso senza concorso. Adesso si avvia una selezione”. Dopo pochi giorni per i 21 giornalisti è arrivato il ben servito, mentre non è mai stata indetta alcuna gara pubblica per ricoprire il ruolo di addetto stampa. Anzi il presidente, nel frattempo, sembra averci ripensato all’opportunità di indire un concorso pubblico e il 2 luglio ha parlato di “nomine”. “Sceglierò in base ai curriculum che mi hanno inviato – ha dichiarato Crocetta -. Metterò in piedi un piccolo ufficio stampa di cinque o sei giornalisti. Saranno nomine a tempo determinato”.
 
Ma al momento, spiegano Assostampa e Ordine, “la Regione resta senza ufficio stampa – unico caso in Italia – e soprattutto i siciliani restano senza la possibilità di conoscere realmente l’attività amministrativa della Regione. Alla faccia della trasparenza tanto sbandierata”.
 
L’Associazione Siciliana della Stampa è inoltre intervenuta nel procedimento sollevato dinanzi la Corte Costituzionale dal giudice del lavoro di Palermo sui ricorsi di alcuni dei 21 colleghi licenziati da Crocetta “e che, comunque vadano le cose, costringerà la Regione a un notevole esborso economico”. Sindacato e Ordine auspicano che “almeno in quella sede si faccia definitivamente chiarezza su una vicenda che anche i media nazionali hanno trattato come l’ennesima anomalia siciliana e del presidente Crocetta”.
 

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