Macabro omicidio a Dublino. Palermitano uccide il coinquilino: "Gli ho mangiato il cuore". - QdS

Macabro omicidio a Dublino. Palermitano uccide il coinquilino: “Gli ho mangiato il cuore”.

Patrizia Penna

Macabro omicidio a Dublino. Palermitano uccide il coinquilino: “Gli ho mangiato il cuore”.

lunedì 13 Gennaio 2014

Il delitto sarebbe scaturito da una lite per una partita a scacchi

Episodio macabro a Dublino, in Irlanda, dove il palermitano Saverio Bellante, classe 1979, è stato arrestato con l’accusa di aver accoltellato a morte il coinquilino, Tom O’Gorman, 39 anni, mentre i due nella notte fra sabato e domenica stavano facendo una partita di scacchi.
 
Bellante avrebbe pugnalato più volte la vittima con un coltello da cucina e si sarebbe avventato sul corpo "mangiando il cuore" del povero O’Gorman, per poi consegnarsi alla polizia dopo averla chiamata sul luogo del delitto. Dall’autopsia, tuttavia, risulta che l’organo fosse intatto ma che invece dal corpo di O’Gorman mancasse un polmone.
La scena del crimine deve aver sconvolto particolarmente la polizia locale che ha scelto di non rivelare tutti i particolari dell’efferato omicidio poiché giudicati troppo truculenti.
L’italiano vive da due anni e mezzo in Irlanda dove lavora per una ditta farmaceutica e da qualche mese aveva preso una camera in affitto nella casa della vittima. O’Gorman era un giornalista e ricercatore per una organizzazione cattolica di Dublino, i cui membri si sono detti sconvolti per l’omicidio efferato nel quale ha perso la vita.
 
Bellante lavorava a Dublino dal 2011 ma continuava a mantenere rapporti intensi con gli amici siciliani con i quali scambiava informazioni, saluti e ricordi attraverso il suo profilo Facebook. "Mi mancano le partite di calcetto" scriveva, ma anche i piatti tipici siciliani. Da poco tempo il giovane curava anche un blog in cui riportava le sue riflessioni di impegno civile e politico. "Anche chiedere lo scontrino per un caffè è già fare politica", scriveva. Della sua esperienza in Irlanda parlava così: "Vivere all’estero, e specialmente in una capitale europea, dà la possibilità di osservare in prima persona come, e in cosa, funzionano gli altri paesi; oltre che la possibilità di imparare una lingua straniera e conoscere persone di religione, cultura e tradizioni diverse dalla propria. E’ questo il motivo per cui sono andato via da Palermo che amo immensamente".
 
Già oggi l’italiano comparirà in tribunale.

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