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Agrigento – Il prefetto a confronto con la città

Calogero Conigliaro

Agrigento – Il prefetto a confronto con la città

giovedì 16 Gennaio 2014

Tra gli impegni assunti la massima attenzione verso i problemi relativi all’economia del territorio. Appena insediatosi Diomede ha incontrato i sindacati e le categorie produttive

AGRIGENTO – Il nuovo prefetto di Agrigento Nicola Diomede, subito dopo aver convocato nei giorni scorsi i sindaci della provincia, è passato all’interlocuzione con i soggetti che rappresentano le categorie produttive oltre che agli stessi sindacati. Si è così voluto far intendere all’opinione pubblica nell’incontro svoltosi alla Camera di Commercio che il rappresentante del governo darà priorità alla gravissima situazione economica che ogni giorno si sta determinando sempre più marcatamente.
 
All’incontro erano presenti i vertici sindacali di Cisl, Uil, Cgil, Ugil, ma anche i rappresentanti di Rete impresa Italia, Confindustria, oltre che i vari sindacati dell’agricoltura.
“Con questo incontro voglio iniziare un percorso comune fin dall’inizio – ha spiegato alla stampa il prefetto Nicola Diomede – in modo che le problematiche che riguardano l’economia del territorio siano affrontate. Problemi già noti, ma che vanno affrontati coinvolgendo le categorie della produzione e del lavoro. è quindi necessario un tavolo di confronto che si riunisca periodicamente”.
 
Problemi appunto già noti al nuovo prefetto che prima della sua nomina è stato già precedentemente tra i maggiori dirigenti della prefettura agrigentina. Tra i presenti la soddisfazione era ampiamente palpabile per il metodo che si intende attuare nell’affrontare la situazione economica sul territorio. “Secondo me si tratta di elaborare un percorso comune – ha precisato il presidente della Camera di Commercio agrigentina Vittorio Messina – mentre l’obiettivo deve restare l’aggredire le motivazioni che hanno reso così forte la crisi. Il tavolo tecnico che per necessità dovrà avere una durata non limitata, ma è fondamentale iniziare a muoversi e subito”.
Non sono però mancate le prese di posizioni forti come quella di Nino Randisi presidente provinciale del Cna e rappresentante di Rete imprese Italia che ha denunciato come nelle riunioni passate dove era assente la copertura della prefettura, quando si sono invitati i sindaci, ben pochi di essi si sono presentati. Al contrario per molti dei presenti è necessario che i progetti cantierabili nelle Pubbliche amministrazioni si sblocchino in breve tempo, in modo da dare una boccata di ossigeno all’occupazione senza cui l’intero sistema economico rischia di crollare.

Interventi e appelli. L’associazione Libera: “Bisogna contrastare la mafia e il suo sistema di welfare”

AGRIGENTO – Tra gli interventi forti all’incontro svoltosi in Camera di commercio c’è certamente da annotare quello dell’associazione “Libera”. “Bisogna riuscire a far concorrenza alla mafia e al suo sistema di welfare – ha affermato senza mezzi termini il responsabile regionale Umberto Di Maggio – il rischio è al contrario che la mafia aumenti proprio grazie alla crisi il suo potere criminale. Abbiamo realizzato su alcuni beni confiscati alla mafia in questa provincia, la cooperativa Rosario Livatino. Ma ciò non basta, è necessario che si realizzi uno sforzo creativo per una terra innovativa basato sulla conoscenza e il sapere, in questa ottica esperimenti come il Farm cultural park di Favara vanno considerati fatti certamente significativi che ci fanno ben sperare”. Un incontro quello voluto dal prefetto Nicola Diomede che si spera possa presto portare a novità nel campo sociale ed economico in una provincia che resta tra le ultime d’Italia.

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