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Palermo – “Governare la Rap per i cittadini non per dipendenti e sindacati”

Oriana Sipala

Palermo – “Governare la Rap per i cittadini non per dipendenti e sindacati”

sabato 25 Gennaio 2014

Intanto è stato prorogato al 28 febbraio il termine per l’acquisto delle fallite Amia e Amiaessemme. Le parole del presidente della nuova società di gestione dei rifiuti, Marino

PALERMO – Per ciò che riguarda la gestione dei rifiuti, il capoluogo siciliano è ancora nel pieno di una delicata fase di passaggio. L’azienda che fino a qualche tempo fa ha avuto la responsabilità del servizio (l’Amia), ormai al collasso, ha ceduto il passo alla nuova Rap, i cui vertici hanno fin da subito manifestato l’intenzione di muoversi in una direzione completamente diversa rispetto al passato.
Abbiamo chiesto al presidente, Sergio Marino, come intende muoversi per tramutare in azioni concrete questo intendimento e dare finalmente risorse concrete alle esigenze dei palermitani. “In questa fase – ha spiegato – non è possibile né fare investimenti né pensare di innovare in maniera significativa il sistema. Ma si sono create le premesse perché questo possa avvenire a breve”. Vista la particolare situazione economica che la Rap ha ereditato dalla gestione passata, sono state attuate delle misure restrittive relative al personale, in accordo con il Comune e i sindacati. “Le spese maggiori in fase di bilancio – ha infatti affermato il presidente della Rap – sono quelle per il personale, quindi attuando alcune misure restrittive si potranno ricavare alcune risorse da destinare anche agli investimenti e all’acquisto di nuovi mezzi”.
E sempre per far quadrare i conti, il presidente Marino ha aggiunto come “il nuovo contratto con il Comune di Palermo sicuramente fermerà questa emorragia. Stiamo intanto riducendo le spese e cercando di ottimizzare al massimo le risorse che abbiamo. Riteniamo di poter risistemare entro l’anno il bilancio dell’azienda”.
 
In particolare, l’intesa siglata proprio lo scorso 21 gennaio, prevede circa 6 milioni di euro di tagli sul costo del lavoro; gli operai rinunceranno al rinnovo contrattuale 2014 e ai domenicali; mentre l’azienda metterà a disposizione 8 milioni di euro. Tra le misure decise per ripristinare un equilibrio di bilancio aziendale, c’è tuttavia anche quella di un aumento delle tasse, che va a discapito dei contribuenti: “È una misura che si è resa necessaria – ha detto Marino – poiché questi maggiori costi sono il risultato di gestioni scellerate. A fronte del maggior costo che i cittadini sopportano anche per pagare gli stipendi al personale, il personale deve essere coscienzioso e nessuno può permettersi più di non far nulla, di ‘rubare’ lo stipendio e di esimersi dal lavorare secondo le ore contrattuali” E gli interventi più radicali si riscontrano proprio in relazione al sistema organizzativo interno dell’azienda: “Il vecchio modello gestionale – ha spiegato Marino – è un approccio al lavoro che non è adeguato a un servizio che deve rispondere a esigenze immediate. Bisogna scardinare soprattutto l’approccio, le abitudini e la mentalità. Un’azienda come questa è stata negli anni abituata a un modello gestionale in cui chi governa non erano né i dirigenti né il Consiglio d’amministrazione, ma il personale stesso e i sindacati, che sono in condizioni di decidere un giorno se operare in maniera corretta e sufficiente o meno. Noi intendiamo governare quest’azienda secondo le esigenze dei cittadini e su questo c’è un confronto serrato con personale e sindacati”.
“Non intendiamo cedere – ha aggiunto il presidente della Rap – e intendiamo raggiungere l’obiettivo, perché questo è quello che ci chiede la gente, la Comunità europea e la Comunità mondiale. Vedere Palermo sempre denigrata o bocciata dalle graduatorie per problemi di decoro urbano è una condizione che né il sindaco, né io, che sono stato chiamato a gestire la Rap, possiamo più permetterci”.
Questo tentativo di scardinare il vecchio approccio al lavoro, si è già tradotto in alcuni spostamenti di personale (motivati in particolare dal caos verificatosi durante le feste a causa di qualche furbetto rimasto a casa anziché presentarsi sul posto di lavoro): “Stiamo spostando l’orario di servizio – ha confermato Marino – alle persone che non hanno risposto all’ordine di servizio, portandoli dal notturno al diurno. Intendiamo dare il segno al personale che le cose sono cambiate”. Anche sulla raccolta differenziata, infine, sembra che qualcosa si stia lentamente muovendo: “Abbiamo già avviato un primo step nel nostro percorso con 180 mila euro e 130 mila abitanti coinvolti. Entro l’anno ci sarà un altro step di altri 130 mila abitanti. Da questo punto di vista – ha concluso Marino – devo dire che complessivamente il decoro urbano della città di Palermo è anche compromesso dal malcostume dei cittadini, che buttano materassi e mobili ovunque, e che non sono rispettosi della città che poi pretendono venga pulita”.
Nella giornata di ieri, intanto, si è appreso che passerà ancora qualche giorno prima che la Rap acquisti le fallite Amia e Amiessemme. Con una determinazione del sindaco Leoluca Orlando, infatti, è stato prorogato al 28 febbraio il termine entro il quale la società partecipata dal Comune potrà stipulare l’atto di compravendita con le curatele fallimentari delle due società, “considerato che sono in via di definizione – si legge nel provvedimento – tutti gli aspetti procedurali, che condurranno all’effettiva stipula del contratto definitivo di compravendita del complesso aziendale”.
La prossima settimana la giunta dovrebbe emanare la delibera, con cui il Comune affida la gestione del servizio di raccolta e smaltimento della spazzatura in città alla neonata società, che sarà finanziato con circa 121 milioni di euro derivanti dal gettito della Tares.
L’ultimo step sarà l’ok al provvedimento da parte del Consiglio comunale.

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