Telefonia: difficoltà e costi elevati per cambiare gestore - QdS

Telefonia: difficoltà e costi elevati per cambiare gestore

Andrea Carlino

Telefonia: difficoltà e costi elevati per cambiare gestore

domenica 26 Gennaio 2014

Contratti che variano da 12 a 36 mesi e penali elevate per gli utenti

CATANIA – Passare da un operatore ad un altro di telecomunicazioni (cioè semplicemente chiudere un contratto) può sembrare una cosa semplice, ma in realtà spesso si tramuta in un salasso economico. Visto che, nonostante la legge e le  pronunce delle Authority si sono espresse numerose volte per chiarire l’illegittimità di balzelli e penali, è praticamente impossibile cambiare operatore o disattivare una linea senza dover sborsare un soldo.
Da Telecom a Tre passando per Wind e Vodafone, in nessun caso, passando ad altro operatore o disattivando il servizio si evita il rischio, quasi sempre certezza, di pagare diverse decine di euro, quando non centinaia. L’escamotage utilizzato dalle compagnie telefoniche per non perdere profitti è stato quello di appellarsi alle linee guida rese pubbliche nel 2008 dall’Agcom, in cui è scritto che “gli unici importi ammessi in caso di recesso sono quelli ‘giustificati’ da ‘costi’ degli operatori”. Giocando sulla parola “costi” invece che “penali”, gli operatori che forniscono Adsl e voce, ma anche quelli per la pay ty, sono riusciti ad aggirare la Legge Bersani.
Spulciando tra le clausole contrattuali, sempre scritte in caratteri minuscoli sui siti delle compagnie, troviamo cifre da pagare all’operatore in caso di recesso anticipato sotto le voci più disparate. La più “diretta” è la voce costo di disattivazione che fa riferimento alle spese che la compagnia deve sostenere per chiudere il contratto, con un costo che in genere si aggira tra i 35 e i 50 euro a cliente. Poi ci sono le voci più insidiose in cui è facile imbattersi quando si fa passa ad un altro operatore per un’offerta tariffaria che si propone in promozione. Per poter godere della promozione si accetta di non rescindere il contratto prima di un tot di mesi, che in genere varia da un minimo di 12 a un massimo di 36. Nemmeno con i contratti per telefonia mobile la musica cambia. Passare ad altro operatore prima di un periodo che in questi casi va dai 20 ai 36 mesi, significa prendere una solenne bastonata. Sempre più operatori, pretendono non solo il pagamento di tutte le rate rimanenti per riscattare il telefono, ma anche una penale salatissima di diverse centinaia d’euro, tanto da scoraggiare anche il più determinato fruitore degli smartphone di ultima generazione.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017