Salute e alimentazione

Giornata del Fiocchetto Lilla 2023, la storia di Giulia e il dramma dei disturbi alimentari

Il 15 marzo ricorre la Giornata dei Disturbi del Comportamento Alimentare, meglio conosciuta come Giornata del Fiocchetto Lilla. Un momento per riflettere su un dramma che coinvolge milioni di persone di ogni età, sesso ed estrazione sociale in ogni angolo del mondo.

Giornata del Fiocchetto Lilla contro i disturbi alimentari, cos’è

Istituita nel 2012, la Giornata contro i disturbi alimentari serve a prevenire, ma anche a far conoscere la storia di coloro che soffrono di anoressia, bulimia, binge eating disorder… Persone per le quali mangiare è spesso un incubo, non una regolare attività quotidiana. Un tempo si pensava che i disturbi alimentari interessassero soltanto supermodelle o ragazzine con la voglia di vedersi più magre per piacere agli altri… Oggi, fortunatamente, c’è maggiore consapevolezza. Si è giunti a comprendere che soffrire di disturbi del comportamento alimentare non è uno scherzo, che può accadere a ogni età e per ragioni varie, che prevenzione e cura sono essenziali e che conoscenza e supporto possono salvare la vita.

La Giornata del Fiocchetto Lilla è stata istituita in ricordo di una giovane donna. Una ragazza di appena 17 anni la cui vitalità è stata spenta per sempre da un “mostro”, la bulimia. Il suo nome era Giulia Tavilla ed è morta pochissimo tempo prima del ricovero in una struttura di cura per il suo disturbo. Un dolore immenso, che il padre Stefano ha trasformato in solidarietà con l’associazione “Mi nutro di vita”.

“Non può, non deve capitare ad altri. La morte di mia figlia deve servire a tutte le persone e le famiglie che vivono un dramma di questo genere. Il dramma di vedere chi ami che piano piano si spegne, non ride più, non mangia o vomita. Non accetta di farsi curare e a te resta la sensazione di non aver fatto abbastanza. Lei non ce l’ha fatta, ma non ci devono essere altri figli che muoiono quando potevano essere salvati”. Queste le sue commoventi parole, che spiegano meglio di ogni altra cosa l’importanza della Giornata del Fiocchetto Lilla. Parole che non possono essere dimenticate, che devono aiutare, svegliare le coscienze, agitare gli animi come qualsiasi altro dramma sociale.

La Giornata del 15 marzo serve a informare, prevenire, costruire reti di mutuo aiuto e soccorso, fare in modo che il grande pubblico conosca e agisca per evitare tragedie.

DCA, centri e strumenti per aiutare

Il 15 marzo 2023 si celebra l’11esima Giornata del Fiocchetto Lilla contro i disturbi del comportamento alimentare. Eppure, ci sono ancora tanti problemi da risolvere. Il primo? Tanti non sanno come riconoscere o come agire in casi di disturbi alimentari (personali o dei propri cari). E per coloro che sono consapevoli di avere un problema, spesso trovare strutture adeguate è difficile. Con l’isolamento e la pandemia, la situazione è peggiorata nettamente e oggi più che mai serve sfruttare i nuovi strumenti offerti dalla tecnologia e dai social per “unire” e non dividere, creare reti di supporto e non abbandonare i singoli al proprio destino.

Sono tante le associazioni che si occupo di prevenzione e sostegno. Una di queste è Fondazione Fiocchetto Lilla, che offre gruppi di supporto, attività informative per famiglie, scuole e pazienti; offre supporto legale e logistico a chi ha bisogno di cure; collabora con Università e istituzioni per contrastare i disturbi alimentari (e non solo nella Giornata del 15 marzo).

In totale, in Sicilia esistono 7 centri dedicati alla cura dei Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (mappa dell’ISS, aggiornata al 28 febbraio). Sette centri su 40 disponibili tra Sud e Isole. Un numero decisamente più basso, purtroppo, rispetto al Nord (63 centri) ma più alto rispetto al centro (23). Le strutture pubbliche in Italia sono 112, quelle private accreditate 14.

Dati 2023

I dati sconvolgenti che emergono dalle statistiche fanno intendere quanto sia importante agire contro i disturbi del comportamento alimentare. A soffrirne, in Italia, sarebbero oltre 3 milioni di persone. Il 90% di loro sono donne, ma il numero di uomini con DCA è in costante aumento. Ma il fattore più spaventoso è l’età: il 6% ha meno di 12 anni e oltre la metà (59%) tra i 13 e i 25 anni. In più, il 48% dei casi presi in carico da strutture di cura riguarda minori fino a 14 anni.

“I disturbi dell’alimentazione e della nutrizione, quali anoressia, bulimia e binge eating (disturbo da alimentazione incontrollata), sono purtroppo sempre più diffusi, colpiscono fasce sempre più giovani della popolazione e, se non diagnosticati e trattati precocemente, tendono a cronicizzare con effetti gravi su tutto l’organismo, a volte anche letali”, afferma Simona Pichini, responsabile facente funzione del Centro nazionale dipendenze e doping dell’Iss.

Serve una cura totale e costante, fatta non solo di alimentazione adeguata ma anche di supporto psicologico, amore, comprensione e pazienza.

I falsi miti sui disturbi alimentari

Il male più grande in relazione alla lotta contro i DCA? La disinformazione. Sono tanti i falsi miti che ancora continuano a circolare, arrecando un danno a chi invece cerca di porre fine al dramma. Eccone alcuni:

  • I disturbi alimentari sono una scelta: niente di più falso. Chi si trova a convivere con anoressia e bulimia spesso non sceglie ed è in una situazione tale da non poter controllare la propria reazione di fronte al cibo autonomamente.
  • Il problema è solo fisico: sbagliato. I DCA hanno una componente emotiva forte e distruggono non solo la salute e il corpo, ma anche la mente e l’anima.
  • Riguarda solo le donne: sebbene il 90% delle persone che soffrono di DCA sia di sesso femminile, il numero di ragazzi e uomini che – più o meno consapevolmente – ne soffrono è sempre più alto. Il fenomeno interessa spesso anche gli sportivi.
  • Basta guardare l’aspetto fisico per rendersi conto se una persona soffre di disturbi alimentari: anche questo è un mito. Una persona può soffrire di anoressia pur mantenendo un peso nella norma (soprattutto all’inizio) e una persona con binge eating disorder e/o bulimia non è necessariamente in sovrappeso. Sottopeso e sovrappeso possono essere degli indicatori, ma non gli unici.
  • Si guarisce quando si torna a un peso normale: la lotta contro un disturbo alimentare spesso dura anche tutta la vita. La guarigione è un processo fisico e psicologico, lungo e spesso non lineare. Il ritorno a un peso regolare e a un’alimentazione è un primo step, non il punto d’arrivo.

Giornata del Fiocchetto Lilla, film e documentari sui disturbi alimentari

In occasione della Giornata del Fiocchetto Lilla 2023, ecco una lista di film e documentari a tema DCA da proporre o da guardare per informarsi sul tema:

  • Ragazze Interrotte: un classico degli anni Duemila con una giovane Angelina Jolie protagonista, ambientato in un istituto psichiatrico degli anni Sessanta.
  • Fino all’Osso – To the bone: disponibile anche su Netflix, racconta la storia di Ellen, affetta da anoressia nervosa e ricoverata in una struttura per volontà dei genitori.
  • La mia migliore amica (When Friendship Kills): film anni Novanta più difficile da reperire online che racconta la storia di Lexi e Jennifer, amiche con un terribile segreto. L’anoressia. Un dramma vissuto momento per momento, dalle prime diete drastiche ai ricoveri in ospedale, con colpi di scena e momenti tragici.
  • Demi Lovato: Simply Complicated: documentario che racconta la vera storia dell’ex superstar Disney Demi Lovato, ricoverata in passato sia per disturbi alimentari che per problemi di alcol e droga. Ricco di appelli contro il body shaming ma anche di inviti ad amare e apprezzare il proprio corpo – imperfezioni comprese -, a conoscersi meglio e a convivere con una nuova immagine di sé dopo i disturbi alimentari.
  • The Best Little Girl in the World: classico anni Ottanta, che racconta la vita della 17enne Casey Powell e la sua lotta contro l’anoressia e la bulimia.
  • Per amore di Nancy: Film basato sulla vera vita di Tracey Gold, attrice bambina quasi uccisa dall’anoressia, associata tra l’altro a un disturbo ossessivo-compulsivo.
  • Abzurdah: dramma argentino con protagonista Cielo Latini, oggi scrittrice, travolta dall’anoressia nervosa e da una storia d’amore decisamente tossica.
  • Thinspiration (o anche Starving in Suburbia): una storia emozionante, cruda, sconvolgente, quasi terrificante. Un dramma psicologico a tratti quasi inquietante, che fa luce sull’aspetto emotivo dei disturbi alimentari e sulla loro rapida evoluzione. Racconta la storia di Hannah, una ballerina finita nella “trappola” dei forum pro-ana su Tumblr, ma anche del fratello atleta Leo, finito nello stesso drammatico mondo della sorella.

Foto di Vidmir Raic da Pixabay