La Sicilia non usa le risorse per pagare i debiti con le imprese - QdS

La Sicilia non usa le risorse per pagare i debiti con le imprese

Raffaella Pessina

La Sicilia non usa le risorse per pagare i debiti con le imprese

sabato 08 Febbraio 2014

Il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, ha chiesto di incontrare Crocetta. I due decreti sblocca-debiti hanno previsto un ventaglio di strumenti

PALERMO – Rimane ancora irrisolta la questione del pagamento dei debiti che la Pubblica amministrazione ha nei confronti delle imprese private. Il ministro dell’economia Saccomanni ha inviato al presidente della Regione un invito a confrontarsi nei prossimi giorni sullo stato dei debiti della pubblica amministrazione regionale nei confronti dei creditori.
L’invito sarebbe la conseguenza dell’utilizzo insoddisfacente dei finanziamenti che lo Stato ha messo a disposizione della Regione Siciliana, come di altre Regioni ed enti locali che li hanno utilizzati, con i decreti legge 35 e 102 del 2013 proprio per consentire alle pubbliche amministrazioni, locali e centrali, di smaltire il consistente debito certo, scaduto ed esigibile accumulato fino alla data del 31 dicembre 2012.
I due decreti “sblocca debiti” prevedono un ventaglio di strumenti finanziari articolato per consentire il celere sblocco di liquidità per 27,2 miliardi di euro nel 2013 e da destinare al pagamento di debiti risultati certi liquidi ed esigibili al 31 dicembre 2012.
Questi strumenti includono: anticipazioni di cassa agli enti locali sulla base di una convenzione tra Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. e il Tesoro, finanziamento del Tesoro alle Regioni e alle province autonome, esclusioni dal patto di stabilità interno, deroga dal patto di stabilità interno delle spese effettuate per il cofinanziamento di interventi programmati con i fondi strutturali dell’UE, l’incremento dei rimborsi fiscali.
Ciascuna di queste linee di azione comporta accordi tra le parti per il corretto impiego delle risorse e per la rendicontazione dei pagamenti. Sull’argomento si registra una dichiarazione di Gianfranco Vullo del Pd che sollecita l’Ars a varare la legge per ridare fiato all’economia siciliana. “In Sicilia – ha detto Vullo – piccoli e medi imprenditori che vantano crediti con la pubblica amministrazione stanno morendo di asfissia. L’appello del ministro Saccomanni sul recepimento della legge per gli aiuti alle imprese va raccolto immediatamente”

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