Renzi apre la fase nuova e dà il benservito a Letta - QdS

Renzi apre la fase nuova e dà il benservito a Letta

redazione

Renzi apre la fase nuova e dà il benservito a Letta

giovedì 13 Febbraio 2014

Il segretario Pd: patto di legislatura fino al 2018. Il premier domani si dimette

“La direzione del Pd ringrazia il presidente del Consiglio per il notevole lavoro svolto alla guida del governo, un esecutivo di servizio nato in un momento delicato”:?così il segretario del partito, Matteo Renzi, ha licenziato in diretta il premier tracciando subito i prossimi passi: “Non è un derby, siamo di fronte ad un bivio: è l’occasione chiara di tornare alle elezioni o possiamo trasformare questa legislatura in Costituente”.
Il segretario illustra le due strade davanti al Pd. “La strada delle elezioni ha una suggestione e un fascino. L’altra, quella di un nuovo governo, è una scelta azzardata ma può avere senso se hai il coraggio di dire alle realtà europee che l’obiettivo è il 2018 con riforme elettorali, costituzionali ed il tentativo di cambiare le regole a partire da una burocrazia opprimente. Il rilancio radicale che immaginiamo non suoni come polemica verso Letta né dal punto di vista personale nei confronti di Enrico né verso il governo che ha affrontato momenti di grande incertezza e turbolenza nell’ultimo anno. Se l’Italia chiede un cambiamento radicale o questo cambiamento lo esprime il Pd o non lo farà nessuno. Vi chiedo tutti insieme di uscire dalla palude”.
 
“Mettersi in gioco adesso ha un elemento di rischio personale”, ha sottolineato ancora Renzi nel corso della direzione Pd. Chi fa politica, sostiene però, “ha il dovere di rischiare in alcuni momenti. Vale anche per me. Ma questo non è un rischio personale, è il rischio del Pd che deve prendersi la responsabilità di ciò che sta accadendo”. Il Pd, ha insistito, “potrebbe aspettare e non rischiare ma in 20 anni non si sono fatte le cose. O il Pd ha un protagonismo forte o il cambiamento è solo a parole”. Cambiare strada, dice ancora, “non è un derby caratteriale” ma “la buona regola della politica”.
 
Intanto, Enrico Letta ha cancellato la sua visita a Londra prevista tra dieci giorni. “Letta ha cancellato la sua visita ufficiale in Gran Bretagna, prevista per il 24 e 25 febbraio. Questo annullamento non fa che aumentare il senso di incertezza che circonda il suo futuro politico”, scrive il Financial Times sul suo sito. Nel Partito democratico ha dominato la convinzione che non venisse ‘parlamentarizzata’ la crisi e in effetti il presidente del Consiglio ha preso subito posizione. Dopo il “sì” al documento della Direzione?Pd, approvato con 316 voti, il premier ha annunciato che oggi stesso presenterà le dimissioni a Napolitano.

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