La Filiera della carta: tutte le alternative e le idee per sostenere il settore in crisi - QdS

La Filiera della carta: tutte le alternative e le idee per sostenere il settore in crisi

Oriana Sipala

La Filiera della carta: tutte le alternative e le idee per sostenere il settore in crisi

giovedì 20 Febbraio 2014

Si è tenuto a Roma martedi un convegno organizzato dalle otto associazioni industriali riunite nella Federazione

ROMA – Tablet, lavagne elettroniche, e-books sono ormai di uso comune. Ultima frontiera della tecnologia della comunicazione, questi strumenti si sono massicciamente imposti nel mercato, sottraendo spazio alla carta stampata e ai vecchi mezzi dell’informazione e della lettura. La “Filiera della carta” nasce infatti nel 2004 proprio allo scopo di preservare l’importante ruolo che la carta stessa riveste a livello economico e sociale, e allo scopo, inoltre, di mettere a punto proposte di politica industriale da presentare nelle opportune sedi istituzionali. Di essa fanno parte otto associazioni industriali (Acimga, Aie, Anes, Argi, Asig, Assocarta, Assografici e Fieg), le quali si sono riunite in occasione di un convegno lo scorso 18 febbraio a Roma, dal titolo “Carta, cultura, crescita. La Filiera per lo sviluppo del Paese”, proprio per evidenziare le difficoltà del settore e la necessità di adottare delle misure idonee per superare le criticità. Nello specifico, incentivi all’innovazione, sostegno alla lettura e misure anticongiunturali sono fra le misure che la Filiera ha indicato durante il convegno.

Incentivi all’innovazione

Con la Legge di Stabilità 2014 (art. 1, comma 261, legge n. 147/2013), viene istituito un “Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria”, destinato a incentivare gli investimenti delle imprese editoriali, anche di nuova costituzione, orientati all’innovazione tecnologica e digitale e all’ingresso di giovani professionisti qualificati nel campo dei nuovi media e a sostenere le ristrutturazioni aziendali e gli ammortizzatori sociali. Il Fondo consiste nella dotazione di 50 milioni di euro per l’anno 2014, di 40 milioni di euro per l’anno 2015 e di 30 milioni di euro per l’anno 2016.

La proposta della Filiera

Le otto associazioni industriali della Filiera chiedono al Governo la puntuale attuazione della disposizione contenuta nella Legge di Stabilità 2014, relativa al Fondo straordinario per l’editoria; chiedono altresì il rifinanziamento del credito agevolato per le imprese della filiera, attraverso strumenti già esistenti e opportunamente aggiornati (come quello previsto ad esempio della L. 62/2001 – “Fondo agevolazioni di credito editoria”). Infine chiedono l’istituzione di un credito d’imposta a favore delle imprese produttrici di prodotti editoriali, dell’industria grafica, cartotecnica e cartaria per gli investimenti in beni strumentali, compresi i software applicativi, gestionali e di protezione dei dati, e in aggiornamento professionale, nell’ambito di processi di adeguamento tecnologico e produttivo.

Promozione della lettura

L’art. 9 del Dl. n. 145 prevedeva un’agevolazione fiscale pari al 19% sull’acquisto di libri fino a 2 mila euro. Tale detrazione d’imposta per l’acquisto di libri in formato cartaceo è stata però trasformata nella semplice concessione di voucher, cioè di buoni sconto del 19% su libri che vengono acquistati solamente da studenti delle scuole superiori. In realtà, tale sconto ha un valore di pochi euro e, inoltre, dovrebbe essere riscosso con un meccanismo farraginoso presso esercizi commerciali aderenti all’iniziativa. È chiaro, quindi, che questa trasformazione della detrazione in un semplice buono sconto stravolge completamente il senso originario dell’agevolazione, rendendola del tutto inefficace rispetto alla necessità di promuovere il libro e la lettura. In un Paese che legge così poco bisogna invece estendere la misura dell’agevolazione a tutti i cittadini.

La proposta della Filiera

La Filiera chiede, in questo caso, agevolazioni fiscali che, utilizzando lo strumento della detrazione della spesa, incentivino in maniera strutturale l’acquisto di libri; chiedono, inoltre, la sottoscrizione di abbonamenti a quotidiani e periodici in favore di tutti i cittadini; infine chiedono contributi a favore dei giovani che sottoscrivano abbonamenti a quotidiani o periodici, nonché realizzazione di campagne di promozione della lettura.

Misure anticongiunturali

Le misure anticongiunturali, oggi più che mai, sono fondamentali per permettere alle aziende della Filiera di sopportare la crisi. Tra queste, il credito d’imposta per l’acquisto di carta rappresenta una classica, ma efficace misura a favore delle imprese stampatrici ed editrici. Durante l’esame dell’As 1120 (Legge di Stabilità 2014), era stata inoltre discussa una misura che aveva come obiettivo l’introduzione di un’incentivazione fiscale per chi investe in pubblicità su quotidiani e periodici, misura che avrebbe potuto rilanciare la filiera della stampa, ma anche il mercato interno, e che poteva avere, per la filiera e per il sistema Italia, un effetto analogo a quello delle detrazioni fiscali per il risparmio energetico. Tale misura, però, non è stata approvata.

La proposta della Filiera

La Filiera chiede l’erogazione del credito di imposta per l’acquisto della carta in favore delle imprese editrici e stampatrici di quotidiani, periodici e libri, per l’anno 2014 e per i successivi; chiede inoltre l’erogazione del credito di imposta per imprese e lavoratori autonomi sugli investimenti pubblicitari e di comunicazione sulla stampa, effettuati nell’esercizio di riferimento, che eccedono il totale degli investimenti realizzati nel corso dell’esercizio precedente (pubblicità detta incrementale), con il duplice scopo di fronteggiare la contrazione degli investimenti pubblicitari (-17,7% nel 2012 e -21,2% nel 2013 sulla stampa per un totale di -39% nell’ultimo biennio) e di garantire un afflusso di risorse e mezzi in un mercato editoriale fortemente negativo. La misura dovrebbe essere applicata nell’anno in corso e almeno nei 2 anni successivi.

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