Donnafugata, il castello... fa la muffa. Indispensabile salvare il prezioso sito - QdS

Donnafugata, il castello… fa la muffa. Indispensabile salvare il prezioso sito

Stefania Zaccaria

Donnafugata, il castello… fa la muffa. Indispensabile salvare il prezioso sito

giovedì 13 Marzo 2014

Pericolose infiltrazioni d’acqua hanno aggredito gli affreschi. Il Comune: “Interventi entro l’estate”

RAGUSA – “Non si può aspettare che un’importante struttura come questa, punto di forza insostituibile per l’attività turistica della nostra città, cada letteralmente a pezzi”. Il consigliere comunale di Ragusa, Elisa Marino, non usa mezzi termini per descrivere la situazione del Castello di Donnafugata, uno dei beni architettonici più importanti di tutta la Sicilia. Casa di villeggiatura della famiglia del barone Francesco Maria Arezzo, il Castello si è mantenuto in tutto il suo splendore fino ai giorni nostri ma il passare degli anni e la scarsa attenzione degli amministratori stanno rischiando di comprometterlo definitivamente.
Come ha segnalato più volte in questi mesi proprio il consigliere Marino, denunciando in Consiglio comunale la precaria condizione della struttura e chiedendo all’Amministrazione Piccitto di agire in tempi celeri, il Castello di Donnafugata presenta dei grossi problemi al suo interno. La questione più rilevante riguarda delle importanti infiltrazioni d’acqua che hanno già danneggiato numerosi affreschi. L’acqua piovana rappresenta infatti il più grave problema e anche quello più impellente visto che mese dopo mese e anno dopo anno mette a dura prova l’integrità della struttura stessa. I danni sono già chiari e visibili.
“Nella stanza del biliardo – ha sottolineato il consigliere indipendente Elisa Marino – ci sono alcuni affreschi con la muffa e questa è una indecenza. Non possiamo continuare a sperare che non piova o peggio ancora che non si stacchino pezzi di intonaco o di affresco”.
Purtroppo i danneggiamenti non riguardano solamente la sala del biliardo: quasi in tutte le stanze, infatti, c’è almeno una parete rovinata e attaccata dalle muffe, ancora bagnata dalle infiltrazioni, con il rischio di osservare gli affreschi definitivamente manomessi. La questione non è comunque nuova e già qualche anno fa la Soprintendenza aveva sottolineato la necessità di un celere intervento: l’allora soprintendente Alessandro Ferrara aveva infatti sottoscritto una collaborazione con il Comune per risolvere il problema dell’acqua piovana ma, di fatto, nulla è stato fatto in merito o perlomeno niente di duraturo e risolutivo.
L’attuale Amministrazione, invece, sembra già muoversi in tal senso e l’assessore comunale ai Lavori pubblici Stefania Campo ci ha assicurato che numerosi interventi sono già stati effettuati all’interno del Castello. “Quest’inverno – ha detto l’amministratrice – abbiamo riparato tutti i tetti: a causa di alcune canalette corte, che erano state fatte all’epoca dalla Soprintendenza, ci sono state delle infiltrazioni di acqua. Per questo motivo si sono danneggiati i tetti, alcuni affreschi e la carta da parati. È vero, quasi in ogni stanza, forse se ne salvano due o tre, le pareti sono bagnate e danneggiate a causa di questo problema dei tetti. Già nel mese di agosto, comunque, siamo intervenuti per fare le prime riparazioni e abbiamo anche cercato di tenere aperte le finestre per fare asciugare le pareti visto che non possiamo intervenire se sono bagnate. Qualche giorno fa – ha aggiunto Campo – ho predisposto dei sopralluoghi e dei preventivi per il restauro di tutte le carte da parati e per gli affreschi anche perché abbiamo messo un budget cospicuo nel bilancio per risistemare il Castello. Questi interventi verranno fatti sicuramente prima della stagione estiva e forse anche durante, visto che c’è questo problema per l’asciugatura: i lavori riguardano la sala degli stemmi, la stanza del vescovo, la stanza del biliardo e tutte le stanze che presentano tali problemi. Si tratta di interventi mirati proprio alle pareti e agli affreschi che presentano maggiori criticità, magari nella stessa stanza tre pareti sono asciutte e poi magari quella di fondo, a contatto con l’esterno, è totalmente rovinata”.
Non è ancora certo che per la stagione estiva il Castello torni pienamente fruibile a turisti e visitatori: si tratta di tempi tecnici che purtroppo non è possibile preventivare ma, chiaramente, la comparsa di muffe nei preziosi affreschi era un fattore che si poteva evitare, intervenendo per tempo e stanziando le opportune somme già alla comparsa dei primi problemi.
 

 
Ripulire le grandi aree verdi e rendere fruibile la biblioteca
 
RAGUSA – L’immenso Castello di Donnafugata ha bisogno di continue manutenzioni: oltre agli interni, che presentano i problemi che abbiamo già esposto, anche l’esterno necessità di assidui interventi. I viali del giardino, la scala imperiale, il labirinto sono soltanto alcuni degli elementi che vanno costantemente curati e mantenuti. Il parco, ad esempio, per un bel po’ di tempo è stato lasciato in completo stato d’abbandono e solo nelle ultime settimane l’amministrazione Piccitto ha effettuato degli interventi di manutenzione. “Sono state fatte delle scerbature per riportare alla vista il tempietto – ha sottolineato l’assessore Stefania Campo – che era praticamente tutto ricoperto da sterpaglie, così come i vialetti. Abbiamo poi dato particolare risalto a tutte le piante di aloe storiche che aveva piantato il barone Arezzo, percorso esoterico che ha anche un valore culturale, sono stati ripristinati tutti i sentieri verso il ‘Coffe house’, con dei ciclamini e altri fiori e la nicchia di verde che c’era nella particolare panchina con l’ingabbiatura in metallo”.
Altri interventi, invece, dovrebbero essere realizzati prima della stagione estiva. “Stiamo acquistando i tornelli – ha aggiunto Campo – per regolare meglio gli ingressi e stiamo pensando alle audio guide. Queste operazioni verranno realizzate con una parte della tassa di soggiorno che dev’essere necessariamente destinata per incrementare i flussi turistici”. Di particolare importanza sono anche dei lavori da effettuare all’interno della biblioteca del Castello: la stanza, mai resa visibile per il valore di alcuni manoscritti, potrebbe divenire presto visitabile grazie a un “parapetto in plexiglass” che l’Amministrazione vuole installare all’ingresso.

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