Sicurezza della carta di credito, sportelli bancomat a rischio - QdS

Sicurezza della carta di credito, sportelli bancomat a rischio

Valeria Cannizzaro

Sicurezza della carta di credito, sportelli bancomat a rischio

martedì 25 Marzo 2014

La sicurezza dei nostri soldi è minacciata: Microsoft sta per rottamare il suo sistema operativo Windows XP e interromperà tutti gli aggiornamenti dei sistemi di manutenzione del sistema

La carta di credito è uno strumento utilizzato dalla maggior parte degli italiani perché i vantaggi che offre sono molteplici: a poco prezzo, è possibile poter gestire il proprio denaro in modo elettronico, effettuare pagamenti anche online ed evitare di avere necessità di denaro contante sempre con sé. Il circuito di pagamento Visa, il circuito MasterCard e tutti gli altri circuiti operanti a livello internazionale, poi, offrono condizioni di utilizzo e garanzie molto valide.
 
I pagamenti elettronici, quindi, sono molto comodi ma proprio perché basati su movimenti di denaro virtuali, chi utilizza la carta di credito vuole ricevere altrettante garanzie e sicurezze da parte della banca e del circuito al quale si è affidato. Scegliere la migliore carta di credito, infatti,  vuol dire risparmiare e allo stesso tempo essere tutelati nella gestione del proprio denaro.
La sicurezza delle nostre carte di credito e dei nostri soldi, però, potrebbe essere minacciata: la notizia che arriva d’oltreoceano, infatti, è quella che Microsoft sta per rottamare il suo sistema operativo Windows XP, e interromperà tutti gli aggiornamenti dei sistemi di sicurezza e di manutenzione del sistema.
 
La relazione con le carte di credito è molto forte perché il 95% di tutti gli sportelli bancomat e ATM a livello globale, funzionano tramite il sistema Windows XP: abbandonare i controlli, significa lasciare incustodito tutto il sistema dei prelievi e dell’inserimento dati all’interno degli sportelli delle banche e di conseguenza, anche le nostre carte di pagamento elettroniche.
 
Il prossimo otto aprile, infatti, Microsoft cesserà il sistema di controllo e tutti gli aggiornamenti sul Windows XP e di conseguenza tutti i dispositivi elettronici sul quale è installato il sistema saranno vulnerabili ad attacchi hacker.
Il problema reale è che la dead line posta da Microsoft potrebbe non bastare alle banche per correre ai ripari e le stime dicono infatti che solo un ATM su tre avrà risolto il problema entro tale data.
 
I pc aziendali e i sistemi bancari funzionanti grazie a Windosw XP, infatti, sono ancora molti e in tutto il mondo questa decisione colpirebbe non solo aziende private e banche ma anche enti pubblici, scuole, aziende di piccole e grandi dimensioni, compagnie aeree e persino gli ospedali con le macchine medicali.
 
Gli esperti dicono che la probabilità che gli hacker sfruttino questa debolezza dei sistemi di controllo di pc e sportelli bancomat sia assoluta, ovvero al 100%.
 
Altri, sostengono che anche a distanza di venti giorni dall’addio di Microsoft al sistema Windows XP, su scala planetaria il 30% dei dispositivi che lo utilizzano, rimarrebbero comunque ancorati: il lasso di tempo per cambiare sistema operativo, infatti, è troppo breve per essere applicato dalla totalità delle realtà che lo utilizzano.
 
Pare però, che i bancomat siano sistemi un po’ più sicuri rispetto agli altri perché molto controllati e poco esposti ad attacchi esterni: questi infatti, sono macchine che comunicano con indirizzi interni al circuito della banca di riferimento, e fanno capo di solito alla rete intranet dell’istituto.
 
In America, le autorità hanno già messo in allerta tutti gli istituti di credito e in caso di perdite di dati o di danni relativi alle carte di credito per motivi legati alla debolezza di Windows XP, queste saranno chiamate a risponderne in giudizio di fronte un giudice.
In Italia, invece, questo tipo di tutele non sono ancora arrivate ed è bene stare attenti al momento in cui preleverete i soldi dallo sportello bancomat dall’8 aprile in poi.
 
Una novità però, c’è ed è quella che vede un accordo tra Microsoft e le grandi aziende per continuare a ricevere gli aggiornamenti anche dopo l’8 aprile: come ha confermato il portavoce Microsoft all’agenzia Reuters, "Ci sono certamente aziende di grandi dimensioni che ancora non hanno completato la migrazione dei sistemi Windows XP e che stanno quindi acquistando supporto personalizzato", e tra questi i nomi che girano sono quelli di Barclays, Santander e altre banche inglesi come Lloyds Banking Group e Royal Bank of Scotland.
 

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