Sosta tariffata sulle strisce blu, Anci chiede un incontro con i ministri Lupi e Alfano - QdS

Sosta tariffata sulle strisce blu, Anci chiede un incontro con i ministri Lupi e Alfano

redazione

Sosta tariffata sulle strisce blu, Anci chiede un incontro con i ministri Lupi e Alfano

mercoledì 26 Marzo 2014

Preoccupazione dell’Associazione nazionale comuni italiani sulla posizione espressa dal Ministero Infrastrutture. Fassino, presidente Anci: “Si inducono i cittadini in errore e si fanno promuovere ricorsi ingiustificati”

ROMA – L’Associazione nazionale dei Comuni italiani ha espresso forte preoccupazione riguardo la recente posizione sulla sosta tariffata espressa dal Ministero delle Infrastrutture, una preoccupazione rivolta soprattutto ai cittadini, che rischiano di ritrovarsi a essere doppiamente vittime della situazione di incertezza causata dal pronunciamento del Mit: questa in sintesi la posizione espressa dal presidente dell’Anci, Piero Fassino, in una lettera inviata ai ministri delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, e dell’Interno, Angelino Alfano.
Nella lettera Fassino chiede un incontro urgente ai due ministri "al fine di evitare ulteriori aggravi per i cittadini e per chiarire definitivamente in una posizione formale e condivisa i termini della questione".
Se il Ministero delle Infrastrutture si era infatti espresso contro le sanzioni amministrative previste in caso di sosta oltre l’orario consentito sulle strisce blu, Fassino ricorda che "la sosta limitata tariffata è soggetta a una regolamentazione comunale, secondo la disciplina del codice della strada e con le modalità dettate a livello squisitamente locale, nell’ambito della cornice normativa indicata", e che "in questi anni i Comuni hanno agito adottando regolamenti rivolti alla migliore fruizione degli spazi di sosta da parte dei cittadini secondo il principio della rotazione".
Introducendo di fatto "nuove qualificazioni di sosta tariffata, anche illimitata e indeterminata, non riconoscendo quale sosta limitata o regolamentata quelle già disciplinate e per le quali non si applicherebbero le sanzioni previste dall’articolo 7 comma 15 del Codice della strada – aggiunge il presidente Anci – non solo non si favorisce la rotazione dei posti disponibili" ma, nella sostanza, si rischia di indurre i cittadini in errore, facendo loro promuovere ricorsi ingiustificati e molto più costosi delle sanzioni previste in caso di mancato rispetto dell’orario di sosta consentito. La questione interessa particolarmente i Comuni ma anche le aule giudiziarie già intasate dai ricorsi contro le odiate strisce blu.

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