Rimborsi Iva, disponibili 200 mln di euro da destinare alle imprese siciliane - QdS

Rimborsi Iva, disponibili 200 mln di euro da destinare alle imprese siciliane

Serena Giovanna Grasso

Rimborsi Iva, disponibili 200 mln di euro da destinare alle imprese siciliane

mercoledì 09 Aprile 2014

Inaugurata quest’anno una nuova procedura che accelera il procedimento nei confronti delle aziende virtuose. Viene assegnato un rating a seconda del livello di rischio di evasione

PALERMO – Duecento milioni di euro sarà la cifra capace di restituire una boccata di ossigeno alle imprese siciliane. Infatti, l’Agenzia delle Entrate per quest’anno dispone dell’importo anzidetto per i rimborsi Iva (Imposta valore aggiunto) alle imprese dell’Isola. A fornire il dato è stato il direttore regionale delle Entrate, Antonino Gentile, durante la firma di un protocollo d’intesa tra l’Agenzia e Confindustria Sicilia nella sede regionale dell’associazione degli industriali, a Palermo.
Lo stesso Gentile dimostra una disponibilità di un certo spessore nell’intenzione di supportare le imprese mediante un valido sistema informativo, proprio a questo riguardo afferma: “L’Agenzia delle Entrate è interessata a rispondere in tempo reale alle criticità che le imprese della Sicilia fronteggiano quotidianamente. La sigla del protocollo rappresenta un tassello fondamentale del processo di costruzione e consolidamento di una rete istituzionale improntata alla cooperazione e allo scambio continuo di informazioni e conoscenze”.
Tre sono i punti chiave che il protocollo intende perseguire: consulenza informazione e formazione.
L’istituzione di un tavolo tecnico di confronto regionale, che esaminerà le problematiche di natura fiscale maggiormente rilevanti per le imprese associate al fine di ridurre le possibili conflittualità tra queste e l’Amministrazione finanziaria, garantirà una corretta applicazione e interpretazione della normativa tributaria rendendo possibile la corretta attuazione dell’attività di consulenza.
L’informazione, resa possibile dalla collaborazione tra la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate e Confindustria Sicilia, riguarderà la divulgazione delle novità relative agli atti normativi e di prassi di settore e la risposta a quesiti su questioni che richiedano un intervento interpretativo da parte dell’Amministrazione.
Mentre per quel che attiene alla formazione i due enti per assicurare il periodico aggiornamento professionale dei rispettivi operatori, si impegnano a realizzare eventi formativi congiunti – che potranno coinvolgere anche l’Università – e momenti di studio e di approfondimento (corsi, seminari, convegni, workshop) sulle più attuali e significative tematiche di comune interesse.
Dunque, si assiste ad un vero e proprio salto di qualità rispetto al dato 2013, anno in cui il fisco in Sicilia ha eseguito rimborsi Iva per 100 milioni di euro, esattamente un importo dimezzato rispetto a quello di cui dispone nell’anno corrente.
Inoltre, al fine di ridurre i tempi di rimborso e permettere alle imprese di fruire delle somme destinate loro, da quest’anno l’Agenzia delle Entrate ha messo a punto una nuova procedura di rating delle aziende secondo cui quelle a basso rischio evasione riceveranno il rimborso senza prima presentare la relativa documentazione, mentre quelle a medio rischio potranno ottenere i rimborsi previa consegna della documentazione e successivamente saranno soggetti a controlli specifici, come dichiarato dal direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate.
L’obiettivo principale che si prefigge questa procedura, o per meglio dire il fisco in genere, è quello di combattere l’evasione che nell’intero Paese è stimata in circa 90 miliardi di euro. Questo è il dato riferito da Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, nel corso di un’audizione svoltasi lo scorso 2 aprile davanti alla commissione Finanze del Senato nell’ambito dell’indagine conoscitiva sugli organismi della fiscalità e sul rapporto tra contribuenti e fisco. Befera intercetta gli elementi costitutivi dell’evasione fiscale nel mancato gettito di Irpef, Iva, Irap e Ires. In più aggiunge che il seguente calcolo, nostro malgrado, è parziale poiché esclude l’evasione delle comunali locali. Dunque, la situazione è nettamente peggiore di quanto già non si prospetti.
Nel corso della stessa giornata, il direttore dell’Agenzia delle Entrate aveva introdotto il tema dei rimborsi, senza però disporre di un disaggregato regionale affermando: “Lo sforzo chiesto all’Agenzia di immettere liquidità nel Paese attraverso l’accelerazione dei rimborsi a famiglie e imprese, si è concluso con il risultato di oltre 1,5 milioni di rimborsi per un importo complessivo di circa 13,5 miliardi”.

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