Pensioni dei deputati. Giovanni Ardizzone: “Da rivedere” - QdS

Pensioni dei deputati. Giovanni Ardizzone: “Da rivedere”

Raffaella Pessina

Pensioni dei deputati. Giovanni Ardizzone: “Da rivedere”

sabato 12 Aprile 2014

Riprenderanno solo mercoledì prossimo i lavori a Sala d’Ercole. Crocetta vs Raciti sull’estromissione di Fiumefreddo

PALERMO – Riprenderanno solo mercoledì prossimo i lavori d’Aula all’Assemblea regionale siciliana con il solito nutrito ordine del giorno di disegni di legge all’esame dei parlamentari, arricchito questa volta da due nuovi punti: le proposte di modifica del regolamento delle pensioni dei deputati (Doc. n. 146) su cui relazionerà il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone. Al secondo punto vi sono le comunicazioni del presidente della Regione in ordine al nuovo assetto della giunta di governo.
Intanto entro questo fine settimana si dovrebbero ricomporre le fratture interne al Pd, provocate dalle nomine della nuova Giunta da parte del governatore Crocetta, nonché delle candidature al Parlamento europeo e che hanno fatto irritare la dirigenza Pd siciliana. È previsto, infatti, un faccia a faccia tra Crocetta e il segretario regionale del Pd Fausto Raciti. Quest’ultimo intende ricomporre la crisi, ad alcune condizioni, tra cui la ridefinizione dell’intera delegazione del Pd in giunta, ma soprattutto la estromissione dalla giunta di governo del neo assessore Antonino Fiumefreddo, “per anni vicino all’ex presidente Raffaele Lombardo, persona – spiegano dal Pd – che per tanti aspetti non possiamo accettare”. Il politico è stato assegnato in quota Drs, la formazione dell’ex ministro Salvatore Cardinale.
E un altro ostacolo si frappone al Crocetta bis: la rivolta nel gruppo dell’Udc, che non si riconosce negli assessori designati (Valenti e Torrisi) e che non garantirebbero la maggioranza a sostegno del governo Crocetta in presenza di esponenti dell’Udc non rappresentativi del gruppo parlamentare. Frena sulla vicenda il presidente nazionale del Partito Gianpiero D’Alia: “Comprendo le preoccupazioni di alcuni colleghi di partito – ha detto – generate probabilmente dalla velocità con la quale il presidente Crocetta ha voluto risolvere la crisi di governo. Sicuramente nei prossimi giorni la dirigenza regionale provvederà a convocare il comitato regionale e il gruppo parlamentare per favorire un confronto sereno”.
Sta di fatto che la palla è in mano ai due maggiori partiti che hanno appoggiato il governatore fino ad oggi. Intanto il commissario europeo Johannes Hahn, valutando l’incremento dei tetti di spesa europea dell’Italia ha segnalato il caso della Sicilia che al 28 febbraio 2014 ha raggiunto la percentuale del 41,7%, praticamente la più alta in Italia, contro il 18,53% del 28 febbraio 2013.
Il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta a questo proposito, ha sottolineato che è “giunta l’ora di non perdere altro tempo e che con senso di responsabilità collettiva si rilanci finalmente questo patto unitario per la Sicilia che non può essere dilatato all’infinito”.

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