La regola da seguire è di vedere prima la vettura con i propri occhi
CATANIA – Oggi su internet si può comprare davvero tutto, anche le auto. Il problema è che molto spesso gli acquisti on line, oltre agli enormi vantaggi portano anche dei rischi per i consumatori. Rischi a volte anche molto grandi. È questo proprio il caso della compravendita di automobili usate. Sotto le occasioni troppo ghiotte si nascondo enormi truffe.
Alcune di queste sono state denunciate di recente dal Centro Europeo Consumatori di Bolzano, ma la dinamica è adottata ovunque. Ci si trova di fronte alla vendita di auto a prezzo stracciato o di modelli difficilmente reperibili che hanno lo scopo di fungere da esca. Agli utenti catturati in questa trappola vengono poi proposti dei i pagamenti anticipati.
E dietro l’ultimo click si nasconde la truffa. L’utente che ha trovato online l’auto usata che cercava viene messo in contatto con il venditore, il quale promette di organizzare le pratiche di cessione e di consegna incaricando una ditta di spedizioni. L’anticipo in teoria dovrebbe servire proprio a rendere possibile quest’ultima e quindi per coprire le spese della ditta che deve occuparsi del trasporto e di tutto il resto. Il sito della ditta supera il test di sicurezza dell’acquirente, ma una volta fatto il bonifico il castello di sabbia crolla; la ditta scompare e con essa il titolare del conto corrente. A quel punto non rimarrà alcuna traccia dell’auto.
Non sono stati in pochi gli internauti incappati in truffe di questo genere. Anche i più esperti e scafati finiscono nella trappola. Il problema è che i truffatori online sono diventati ormai estremamente ingegnosi e dotati al pari dei web designer. La scenetta messa in atto è sempre più credibile.
Alcuni accorgimenti sono dunque fondamentali per evitare di abboccare. Il primo elemento è chiaramente lo scetticismo; prima di acquistare un’auto usata bisogna aspettare di vedere la vettura con i propri occhi. Ma soprattutto è fondamentale smascherare il venditore truffaldino attraverso una ricerca internet sull’azienda e il suo sito, ad esempio consultando i siti internet delle camere di commercio ed i portali che forniscono informazioni sui domini.
Nel caso in cui si dovesse comunque cascare nel tranello è sempre possibile rivolgersi al proprio istituto bancario prima possibile chiedendo di annullare l’operazione, anche se con probabilità di successo sono minime. L’ultimo passo da compiere è quello di sporgere denuncia penale, però è bene sapere che anche in questo caso le possibilità di rivedere l’anticipo versato sono assai poche. E quindi si torna al primo elemento.