Ex Fiat Termini Imerese, dal Mise solo la proroga della cassa integrazione - QdS

Ex Fiat Termini Imerese, dal Mise solo la proroga della cassa integrazione

Rosario Battiato

Ex Fiat Termini Imerese, dal Mise solo la proroga della cassa integrazione

martedì 15 Aprile 2014

Ennesimo incontro romano per il futuro del polo auto in provincia di Palermo, nessuna novità sul futuro. A marzo l’ultimo incontro sul progetto Sicilia naturalmente, piano per la produzione di auto elettriche

PALERMO – A Termini Imerese attendono aggiornamenti sulla proposta “Sicilia naturalmente”, il progetto che prevede un piano di investimenti per rilanciare il sistema produttivo dell’area tramite la produzione di auto elettriche di ultima generazione. Dal marzo scorso, periodo dell’ultimo incontro preparatorio tra i nuovi investitori "orientali", rappresentati da Pro Trade e Career Counseling, e la Regione siciliana, non ci sono però novità rilevanti. Ieri è arrivata l’ultima tappa della vicenda con l’ennesimo incontro al ministero dello Sviluppo economico che avrebbe sancito, secondo fonti sindacali, la proroga della Cassa integrazione.
Almeno l’ironia non è in crisi. In occasione dell’incontro romano di ieri, gli ex operai Fiat e i lavoratori dell’indotto hanno “impacchettato” a Termini Imerese i cancelli della fabbrica siciliana del Lingotto e affisso un cartello con scritto “Anche tu ci hai spezzato il cuore…”, parafrasando la campagna pubblicitaria del gruppo, realizzata nei giorni scorsi nel parcheggio dei dipendenti di Mirafiori. Duecento operai, secondo le cifre dei sindacati, sono radunati nel piazzale antistante lo stabilimento, che la Fiat ha chiuso a novembre del 2011, collocando tutti i lavoratori in cassa integrazione. Gli operai della Fiat sono in cassa integrazione in deroga fino al 30 giugno, anche se le ultime notizie, arrivate dai sindacati che hanno partecipato all’incontro al Mise, riportano il via libera alla proroga in deroga per altri sei mesi (fino al 31 dicembre).
Domenica scorsa era stata l’Anci Sicilia a scendere in campo per schierarsi accanto alle tute blu della fabbrica, che chiedono garanzie sul loro futuro occupazionale e temono lo spettro del licenziamento, quando scadrà la cassa integrazione in deroga. “I lavoratori di Termini Imerese e le loro organizzazioni sindacali – dice il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, nella sua veste di presidente dell’Anci siciliana – possono contare sulla solidarietà e il pieno sostegno di tutti i Comuni siciliani nella vertenza, che deve essere assunta come nazionale dal governo, perché la Fiat si assuma le sue responsabilità ed onori i suoi impegni per garantire un utilizzo produttivo degli stabilimenti”. La proroga della cassa integrazione, ad oggi l’unico strumento messo in atto per fronteggiare questa emergenza, non può essere una soluzione definitiva. Termini ha bisogno di un grande rilancio industriale e non necessariamente legato all’automotive.

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