Salvatore Cimino: «Lavorare in sicurezza per essere competitivi» - QdS

Salvatore Cimino: «Lavorare in sicurezza per essere competitivi»

Liliana Blanco

Salvatore Cimino: «Lavorare in sicurezza per essere competitivi»

mercoledì 16 Aprile 2014

Forum con Salvatore Cimino, direttore Inail Agrigento, Enna e Caltanissetta

Qual è la situazione dell’Inail?
“Dirigo tre territori molto simili, il triangolo della miseria, e lo dimostra la crisi dell’agrigentino che ha avuto un crollo repentino, soprattutto nell’ultimo trimestre. Abbiamo registrato  nell’arco del triennio 600 posizioni in meno. Ogni azienda che muore è una sofferenza per il territorio benché a volte le aziende riacquistano dimensioni diverse. Mentre Caltanissetta ha resistito, nell’agrigentino c’è stato un crollo anche sulle posizioni assicurative temporanee e questo indica un movimento economico rilevante. Le richieste dei Durc sono numerose: questo potrebbe far sperare ad una evoluzione economica, ma i Durc servono anche per piccole attività, quindi non c’è un’economia in evoluzione. Preoccupanti sono le variazioni delle situazioni economiche, per esempio il momento dell’inizio attività dove le curve di incidenza sono più basse, rispetto al 2011 e 2012. Nel 2013 c’è stata una situazione di stallo. Stiamo preparando la pubblicazione del bando Isi, per la prevenzione: è un’opportunità per dire alle aziende che lavorare in sicurezza dà la possibilità all’impresa di essere competitiva e questo favorisce il risparmio nell’applicazione nelle tariffe previste dall’Inail”.  
Qual è la situazione della sicurezza e degli incidenti sul lavoro?
“C’è una riduzione delle denunce di infortunio perché manca il lavoro. Bisogna vigilare sull’attività assistenziale. Noi la svolgiamo sotto una duplice veste: la situazione di crisi potrebbe indurre le aziende a non attenzionare la sicurezza e ridurre le spese in questo campo; d’altro canto gli appannaggi che in questo campo  il sistema fornisce potrebbero spingere le aziende ad altri fini fuori dalla legalità. Per questo i controlli devono essere a 360 gradi”.

Quali sono i dati sugli infortuni?

“C’è una riduzione di denunce di infortuni: si parla di 800 in meno su Agrigento nell’ultimo anno; su Caltanissetta gli ultimi due anni sono stati speculari e le denunce per infortuni sono state 60 in meno a causa della diminuzione del lavoro. Quindi a Caltanissetta i dati sono costanti negli anni, mentre ad Agrigento ci sono state  fortissime oscillazioni”.
Qual è la situazione del 2014?
“Nel 2014 c’è stato un calo fortissimo sulle richieste dei Durc che ci ha fatto allarmare. A gennaio non c’è stata alcuna richiesta ma questo è fisiologico: in genere nei primi mesi dell’anno le attività ristagnano, poi c’è stato un risveglio che si mantiene costante, tranne che per il mese di agosto. Abbiamo registrato una richiesta dei Durc crescente mentre l’anno scorso avevamo assistito ad una parabola negativa nel periodo generalmente positivo cioè da marzo in poi”.
Voi avete un centro di riabilitazione di eccellenza?
“Si, un centro che lavora molto bene a Caltanissetta, e questo fa comprendere come noi gestiamo il nostro lavoratore a 360 gradi. Adottiamo un sistema welfare globale che segue il lavoratore dalla prevenzione alla riabilitazione ed al reinserimento. Anche ad Enna ci sono progetti interessanti di reinserimento lavorativo con un’equipe pluridisciplinare che speriamo di rilanciare con un valore aggiunto. L’equipe si riunisce in base alle richieste dei lavoratori invalidi con uno specialista di medicina Legale,  un’assistente sociale. Inoltre realizza progetti sulle istanze degli assistiti. Di recente stiamo lavorando su un progetto di cucina sperimentale per un assistito disabile di Enna. Si tratta di un progetto pilota che vogliamo estendere su altri territori”.
 
Quanti sono i vostri assistiti?
“L’Inail non ha l’esigenza di conoscere il numero degli assistiti ma dei lavoratori. L’Inps invece deve aprire posizioni sui lavoratori perché eroga prestazioni. L’Inail deve monitorare le aziende: l’obbligo dell’iscrizione al pagamento è dell’azienda che deve erogare il premio assicurativo in funzione delle retribuzioni. Il datore di lavoro corrisponde il premio. Esiste un principio di un’assicurazione pubblica dell’automaticità del premio.  Anche se il datore di lavoro non ha versato la somma, il lavoratore gode della tutela che si estende anche sul lavoratore autonomo. Questo diritto non si estende invece sulle casalinghe perché se non hanno comunicato di avere pagato l’assicurazione di 12 euro l’anno non vengono assicurate”.
L’assicurazione della casalinga è poco pubblicizzata, perché?
“La comunicazione c’è ma stiamo arrivando in modo indiretto attraverso i ragazzi per informare i genitori rendendoli edotti dei pericoli che nasconde la casa. Nelle scuole abbiamo inserito il progetto didattico europeo denominato Napo. La data di scadenza dell’assicurazione è il 30 gennaio ma si può pagare sempre. I lavoratori in mobilità possono essere assicurati e il premio si estende anche sui figli che studiano fuori. Collaboriamo con l’ufficio scolastico provinciale e con i Vigili del fuoco, associazione vigili del fuoco pensionati”.
 

 
Curriculum Salvatore Cimino
 
Salvatore Cimino è nato ad Agrigento 49 anni fa. Dopo avere conseguito la laurea in Economia e Commercio con il massimo dei voti, nel 1988 è stato assunto come segretario presso la direzione provinciale del tesoro di Vicenza. Nel 2005 è stato assunto all’Inpdap con funzioni dirigenziali all’ufficio provinciale di Savona dove ha prestato servizio fino al 2008 per poi divenire titolare dell’ufficio di coordinamento attività di supporto gestionali e produzione della direzione regionale della  Sicilia. Dal 9 gennaio del 2012 è dirigente della sede provinciale Inail e dal 24 settembre dello stesso anno dirigente reggente delle sedi interprovinciali dell’Inail di Caltanissetta e Enna.

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