Scuole ad Augusta: si preferisce spendere in affitti mentre gli edifici marciscono tra i topi - QdS

Scuole ad Augusta: si preferisce spendere in affitti mentre gli edifici marciscono tra i topi

Giuseppe Solarino

Scuole ad Augusta: si preferisce spendere in affitti mentre gli edifici marciscono tra i topi

mercoledì 07 Maggio 2014

Vent’anni inutili. Il plesso “Costa 1”, alla Borgata, ha una storia che risale al 1990. I lavori sono fermi dal ‘95 e dopo l’abolizione delle Province non si è più parlato di completare i tre edifici. Un tour tra le incompiute della città: progetti bloccati, finanziamenti persi e tanto, tanto degrado

AUGUSTA (SR) – La storia del plesso scolastico Costa 1, sito nel quartiere “Borgata”, corrisponde ad un’ennesima incompiuta. I lavori per la costruzione del plesso, che si articola in tre edifici, iniziarono nei primi anni ’90 ma furono fermati nel 1995 in seguito ad un contenzioso sorto tra il Comune megarese e la ditta appaltatrice. Il suddetto contenzioso, successivamente risolto, faceva sperare ad un naturale completamento dei lavori, evento avvalorato alcuni anni addietro dalla sottoscrizione di una convenzione del Comune megarese con la Provincia regionale di Siracusa che impegnava l’Ente megarese a concedere la grande struttura in comodato d’uso alla Provincia, la quale avrebbe finanziato il completamento dell’opera.
 
Sono trascorsi diversi anni ma non è stato fatto fino ad ora nulla ed attualmente il plesso si trova nel più completo degrado. La struttura è stata presa di mira dai vandali e sta cadendo a pezzi. Attorno alla struttura, ma anche al suo interno, si trovano rifiuti di ogni tipo. Inoltre la struttura rappresenta un problema di igiene pubblica: in essa è possibile notare topi, insetti di vario tipo ed è divenuta rifugi per i cani randagi oltre che ritrovo per i tossicodipendenti.
 
Nel 2012 l’allora amministrazione comunale annunciò l’indizione della gara d’appalto per il completamento dell’edificio e l’Amministrazione provinciale nel settembre del 2012 fece sapere che le somme stanziate destinate al completamento del Costa 1 risultavano ancora inserite in bilancio. Ma l’Ente di via Malta ha cessato il suo mandato nel giugno 2013 e dell’ultimazione del plesso non si è più parlato.
 
Per il finanziamento necessario, la Provincia aveva contratto un mutuo per un importo complessivo di 2 milioni di euro pagando le rate di ammortamento e le relative quote di interesse. Tuttavia il mutuo non si è potuto utilizzare perché l’Amministrazione provinciale attenderebbe da diversi anni il progetto esecutivo da parte del Comune. Da quando la Provincia aretusea è stata commissariata non si è svolta nessuna riunione o incontro informale riguardante il Costa 1. Il completamento dell’edificio avrebbe una grande importanza nell’ambito del quadro dell’edilizia scolastica augustana, ed in modo particolare per gli istituti di istruzione superiore.
Nella cittadella degli studi, sita nel quartiere “Paradiso-Terravecchia” è allocato il Liceo Mègara che comprende ben quattro indirizzi di studio: classico, scientifico, linguistico e delle scienze umane. Ma non tutte le classi possono essere allocate nei due plessi ubicati all’interno della cittadella. Numerose classi sono allocate in un edificio privato sito in via Adua, il cui affitto annualmente viene pagato dalla Provincia. Inoltre nello stesso stabile si trovano anche alcune aule assegnate al II Istituto di Istruzione superiore “Arangio Ruiz” articolato in Istituto Tecnico Industriale, Istituto Tecnico Commerciale con vari indirizzi e Liceo delle scienze applicate.
 
Pertanto il completamento del Costa 1 consentirebbe di dismettere il locale in affitto di via Adua con un grande risparmio per le casse provinciali ed agevolerebbe i tanti studenti che potrebbero usufruire di un plesso più adeguato.
Un’altra incompiuta è la palestra del III Istituto Comprensivo di Base “Salvatore Todaro” sito sempre nel quartiere “Borgata”. Da tempo si annuncia che i lavori, sospesi nel 2007, dovrebbero riprendere, nell’estate del 2010, dall’ufficio tecnico comunale, settore Lavori Pubblici, venne assicurato che i lavori sarebbero ripartiti con l’inizio dell’anno scolastico, ma il cantiere non venne aperto.
Nel 2011 si attestò che il progetto esecutivo stava per essere approvato e che entro la fine di quell’anno sarebbe stata indetta una nuova gara d’appalto dato che il Comune megarese aveva risolto il contenzioso con la ditta appaltatrice dei lavori. La rescissione del contratto, con esecuzione in danno a carico dell’impresa, venne decisa dall’Ente dopo che la ditta appaltatrice non intese riavviare i lavori che, secondo i programmi, sarebbero dovuti ripartire nel gennaio del 2008. La struttura doveva essere ultimata con somme, in parte attinte dalla favorevole risoluzione del contenzioso ed in parte dal mutuo che il Comune aveva acceso con la Cassa Depositi e Prestiti per una somma pari a 300 mila euro.
Anche la palestra della Todaro versa in cattive condizioni; i bagni al suo interno sono stati smantellati, sottratti i cavi e le strutture in rame, pareti danneggiate ed iscrizioni di writers. Nell’area circostante si sono formate discariche di rifiuti e le erbacce hanno preso, tutt’intorno all’edificio, il sopravvento divenendo ricovero per topi e insetti.

Potrebbe essere Renzi a sbloccare il “Costa 1”

AUGUSTA (SR) – Uno spiraglio per quanto riguarda l’annosa situazione del plesso Costa I di Augusta si potrebbe aprire grazie ai finanziamenti promessi nel campo dell’edilizia scolastica nazionale da parte del Governo Renzi. Per quanto riguarda Augusta potrebbe essere proprio il Costa I a beneficiare dei suddetti finanziamenti. La Commissione straordinaria comunale, che guida il Comune megarese, ha ritenuto di dover inserire nella lista delle segnalazioni da inoltrare al ministero della Pubblica Istruzione detto plesso Costa.
Nulla di fatto invece, almeno per il momento, per la palestra della scuola Todaro, per la quale a breve scadenza non si intravedono soluzioni. Tra i plessi di cui è prevista una ristrutturazione, vi è quello di via Dessiè, da oltre due anni chiuso come scuola e ufficialmente facente parte del 1° Istituto comprensivo “Principe di Napoli”. Il suddetto plesso venne sottoposto a interventi di manutenzione nell’ambito dei cantieri lavoro. Per la completa ristrutturazione, un finanziamento di 341.543,41 euro era stato ottenuto dalla scuola e dal Comune attraverso i Pon (Piano operativo nazionale).
Come ha dichiarato il prefetto Librizzi è opportuno utilizzare detta somma. Il plesso, attualmente, è utilizzato come centro di emergenza per accogliere i migranti minori non accompagnati che sono sbarcati e continuano a sbarcare in queste settimane sul territorio megarese.

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