Arresti Expo, lunedì al via gli interrogatori - QdS

Arresti Expo, lunedì al via gli interrogatori

redazione

Arresti Expo, lunedì al via gli interrogatori

sabato 10 Maggio 2014

Il governatore lombardo conferma la fiducia al commissario unico

MILANO – ”Capisco l’amarezza di essere tradito dal suo più stretto collaboratore”, ma l’ad Giuseppe Sala deve ”andare avanti perché ci sono le condizioni”. Il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni cerca di spronare il Commissario unico di Expo 2015 all’indomani della bufera giudiziaria che ha portato a sette arresti per la gestione degli appalti legati all’Esposizione universale che si terrà a Milano nel 2015.
"L’ho sentito ieri, era molto scoraggiato ma gli ho ribadito la mia fiducia e quella di Regione Lombardia”, afferma Maroni all’uscita dal faccia faccia con il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, a Palazzo Marino. Il Governatore lombardo spera che "Expo non sia a rischio. Certo è un brutto colpo, perché non è stato arrestato uno qualsiasi, ma il direttore dei lavori nell’area e quindi quello che governava tutto".
Il governatore sottolinea che il Commissario unico, Giuseppe Sala, "era veramente sorpreso perché era un suo uomo di fiducia, il suo più stretto collaboratore. E quindi è stato il primo a essere sorpreso". Per Maroni "d’altronde se non si era accorto lui (Sala, ndr) di nulla, chi altro poteva accorgersene? Adesso però quello che è successo è successo e bisogna ripartire subito nominando il sostituto, perché c’è il fattore tempo che incide".
Secondo il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, "è necessario immediatamente sostituire la persona che è stata arrestata e devo dire che è già stata individuata da alcuni giorni la persona adatta, che ha due caratteristiche: grande personalità e ha già dato dimostrazione di saper lavorare positivamente, e dall’altra che provenga da un ambiente diverso da quello che finora ha lavorato su Expo 2015".
Il sindaco, all’uscita dal faccia a faccia con il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, svoltosi a Palazzo Marino a Milano, all’indomani degli arresti della Procura di Milano, nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti legati a Expo, informa che "l’incontro con il presidente Maroni è stato molto franco e abbiamo valutato le prospettive per Expo. Io sono tranquillo perché i controlli ci sono e hanno avuto efficacia".
Sul fronte della cronaca giudiziaria partiranno lunedì prossimo gli interrogatori davanti al gip di Milano Fabio Antezza degli arrestati dell’inchiesta su appalti legati ad Expo e alla sanità lombarda che ieri ha portato a sette arresti, tra cui il dg di Expo spa, Angelo Paris e di due nomi già noti ai tempi di Mani Pulite: il ‘compagno G’ Primo Greganti e l’ex parlamentare della Dc Gianstefano Frigerio. In manette anche l’ex senatore del Pdl Luigi Grillo; l’intermediario Sergio Cattozzo (ex segretario regionale Udc in Liguria) e l’imprenditore vicentino Enrico Maltauro. Ai domiciliari invece Antonio Rognoni, ex dg di Infrastrutture Lombarde, già coinvolto in un’altra inchiesta.
Al centro dell’indagine, gli indagati devono rispondere a vario titolo di associazione per delinquere, corruzione e turbativa d’asta, per la creazione di una ”cupola” per la gestione degli appalti, ad usare le parole del pm di Milano Claudio Gittardi, capace di condizionare le gare di appalto in cambio di soldi, avanzamenti di carriera per i manager pubblici attraverso presunte protezioni politiche bipartisan.

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