Disoccupazione giovanile: il dramma si ingigantisce - QdS

Disoccupazione giovanile: il dramma si ingigantisce

redazione

Disoccupazione giovanile: il dramma si ingigantisce

mercoledì 04 Giugno 2014

Un’ulteriore crescita, secondo l’Istat, dei senza-lavoro tra 15 e 24 anni

ROMA – Dati Istat drammatici per quanto riguarda la disoccupazione giovanile, salita al 43,3%, in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 3,8 punti nel confronto tendenziale. L’incidenza di quanti sono senza lavoro nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni è pari all’11,4%, invariata rispetto al mese precedente e in aumento di 0,8 punti su base annua.
Ad aprile il tasso di disoccupazione si è attestato al 12,6%, invariato rispetto al mese precedente in aumento di 0,6 punti percentuali su base annua. Gli occupati, rivela l’Istat, sono 22,95 milioni, in diminuzione dello 0,3% rispetto al mese precedente (-68 mila) e dello 0,8% su base annua (-181 mila). Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni aumenta dello 0,6% rispetto al mese precedente (+81 mila) ma diminuisce dello 0,6% rispetto a dodici mesi prima (-84 mila). Il tasso di inattività si attesta al 36,4%, in aumento di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e in diminuzione di 0,1 punti su base annua.
Nel primo trimestre 2014, con minore intensità, prosegue il calo tendenziale del numero di occupati (-0,9%, pari a -211.000 unità), soprattutto nel Mezzogiorno (-2,8%, pari a -170.000 unità). La riduzione degli uomini (-1,3%, 164.000 unità in meno) si associa a quella più contenuta delle donne (-0,5%, pari a -47.000 unità). Al persistente calo degli occupati di 15-34 anni e dei 35-49enni (rispettivamente -2,3 e -0,8 punti percentuali del tasso di occupazione) continua a contrapporsi la crescita degli occupati con almeno 50 anni (+1,0 punti). La riduzione tendenziale dell’occupazione italiana (-199.000 unità) si accompagna alla contenuta flessione di quella straniera (-12.000 unità).
L’occupazione si riduce anche nel terziario (-0,5%, pari a -83.000 unità), ma il calo riguarda solo il Mezzogiorno. Non si arresta il calo degli occupati a tempo pieno (-1,4%, pari a -255.000 unità rispetto al primo trimestre 2013), che in più di sei casi su dieci riguarda i dipendenti a tempo indeterminato (-1,4%, pari a -169.000 unità). L’incremento della disoccupazione, diffuso su tutto il territorio nazionale, interessa in quasi sei casi su dieci i giovani con meno di 35 anni. Il 58,6% dei disoccupati cerca lavoro da un anno o più (54,8% nel I trimestre 2013). Aumentano i divari territoriali, con l’indicatore nel Nord al 9,5% (+0,3 punti percentuali), nel Centro al 12,3% (+1,0 punti) e nel Mezzogiorno al 21,7% (+1,6 punti).

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