L’Ars approva la legge sugli ecomusei in Sicilia - QdS

L’Ars approva la legge sugli ecomusei in Sicilia

Raffaella Pessina

L’Ars approva la legge sugli ecomusei in Sicilia

giovedì 19 Giugno 2014

Dopo la seduta di martedi lungo colloquio Ardizzone-Crocetta su fondi Ue. Esposto in Procura per mancanza trasparenza nel sito Ars

PALERMO – L’Assemblea regionale siciliana ha approvato ieri i disegni di legge su “Istituzione degli ecomusei della Sicilia” e “Modifiche alla legge regionale del 20 aprile 1976” sulle nomine di esponenti politici nei consigli di amministrazione degli enti di diritto pubblico e mentre scriviamo l’Aula è ancora aperta.
 
Nel corso della seduta precedente il governatore Crocetta ha relazionato sulla situazione della programmazione dei fondi europei Po Fesr 2014-2020 e al termine della seduta d’Aula si è intrattenuto in un lungo colloquio con il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, negli uffici di quest’ultimo. Crocetta ha detto nella sua relazione che sul fondo Po-Fesr è stato avviato un negoziato con Roma.
 
“Se la programmazione comunitaria nel nuovo ciclo privilegia gli investimenti per l’innovazione e l’impresa – ha detto Crocetta –  non bisogna dimenticarsi che occorrono risorse per le infrastrutture pubbliche che consentano di colmare il gap infrastrutturale che la Sicilia è ancora ben lontana dall’aver risolto” e prosegue: “Abbiamo chiesto a Renzi il mantenimento della chiave di riparto Nord/sud e centro/periferie per il fondo di sviluppo e coesione , con attenzione alla compensazione del gap infrastrutturale e alla necessità di inserire un obiettivo che ci consenta di non perdere il patrimonio progettuale maturato in precedenza con i Pist e rimasto insoddisfatto nel precedente ciclo di programmazione”.
 
Crocetta ha anticipato che vi sono 36 milioni di euro previsti in finanziaria per il reddito minimo ed in particolare nell’articolo denominato ‘progetto di cittadinanza solidale’ e prevede immediatamente 2 fondi di finanziamento, uno di 10 milioni fisso e un altro di circa 26 milioni che deriva dall’1% del taglio della spesa. Tali somme saranno disponibili immediatamente per fare partire progetti per la lotta alla povertà. Questi 36 milioni si aggiungono a quelli già stanziati lo scorso anno per cantieri di servizio, che stanno per iniziare per 20.000 unità in Sicilia. Saranno presi in considerazione coloro che hanno un reddito Isee non superiore a 5.000 euro l’anno. Nel corso dell’anno altri fondi saranno destinati a questo, con cifre consistenti, attraverso l’accesso al fondo sociale europeo.
Ieri mattina intanto la seduta della commissione bilancio dell’Ars convocata per esaminare le relazioni tecniche e le tabelle della manovra non ha potuto cominciare in orario per assenza del governo. La riunione ha avuto inizio con l’arrivo dell’assessore all’economia Roberto Agnello, ma lo stesso non avrebbe portato all’esame dei commissari il testo completo della manovra, che manca degli ultimi correttivi e delle relazioni tecniche.
Inoltre Pietro Galluccio, giornalista, ha presentato provocatoriamente un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo affermando: “Sebastiano Di Bella non sarebbe il Segretario generale dell’Assemblea regionale siciliana, perchè sul sito dell’Ars non si evince chi sia il segretario generale”. E anche il presidente della Regione, Rosario Crocetta e l’assessore alle infrastrutture, Nico Torrisi, hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Palermo ma in relazione alle presunte irregolarità rivelate dalla commissione regionale Antimafia, e riguardo la gestione del bando di gara sulle infrastrutture e l’incompatibilità della dirigente del servizio trasporto marittimo dell’assessorato.

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