Nello Musumeci: "Politica e burocrazia dovere di sobrietà" - QdS

Nello Musumeci: “Politica e burocrazia dovere di sobrietà”

Raffaella Pessina

Nello Musumeci: “Politica e burocrazia dovere di sobrietà”

martedì 01 Luglio 2014

Dieci punti all’ordine del giorno della seduta pomeridiana di Sala d’Ercole. L’appello del presidente commissione Antimafia Ars, Musumeci

PALERMO – Questo pomeriggio riaprono i battenti di Sala D’Ercole per esaminare ben dieci punti all’ordine del giorno. Oggi è il primo giorno del mese di luglio e la finanziaria sembra essere ancora in alto mare. La scorsa settimana il governatore della Sicilia Rosario Crocetta aveva affermato che il documento sarebbe stato approvato entro la fine del mese di giugno, ma così non è stato. E all’ordine del giorno di questo pomeriggio non figura la manovrina.
Nel frattempo Crocetta è alle prese con i problemi con il suo partito, il Pd, per contrastare le correnti interne che non apprezzano il suo operato. In una intervista rilasciata ieri, Crocetta ha detto che lo scontro deve avvenire  comunque su piani più sereni, evitando dichiarazioni troppo “forti”. Crocetta ha anche detto che  “Il sistema che c’era prima, quando era l’Ars a fare i  bilanci e le leggi, non c’è più”. Immediata la replica del presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone che con un tweet ha risposto al Presidente della Regione: “Rosario Crocetta alla stampa: ‘non è piu’ l’Ars a fare leggi e bilanci’. Avrà capito male il giornalista? E chi li dovrebbe fare?”.

Nello Musumeci, presidente della Commissione regionale Antimafia
, torna  invece a parlare di spending review: "In tempi di contenimento della spesa pubblica, anche in Sicilia la politica e la burocrazia hanno il dovere almeno morale di improntare la propria azione alla sobrietà. Al di là dei cavilli giuridici e di rivendicazioni più o meno deboli, la materia va rivista radicalmente, fissando un tetto ragionevole e comunque in linea con i parametri stabiliti dal governo nazionale. Credo sarebbe opportuno adeguare il trattamento economico di deputati e dipendenti regionali alla quantità ed alla qualità del lavoro prodotto da ciascuno. Il trattamento generalizzato – ha concluso Musumeci – crea demotivazione nei più volenterosi e premia la pigrizia e l’incapacità di tanti".
 
Sull’argomento si era ampiamente discusso la scorsa settimana a seguito della decisione all’Ars di approvare un tetto di retribuzione più elevato per i dirigenti dell’Ars (240 mila euro) rispetto a quello dei regionali (160.000) fissato dal Governo Crocetta. Il mancato adeguamento dei primi rispetto a questi ultimi, che invece era stato fortemente auspicato dal Governatore della Sicilia, aveva creato notevoli tensioni fra le due massime cariche istituzionali dell’Isola.
 
Crocetta, oltre alle presenze in Aula per discutere la finanziaria, questa settimana sarà impegnato con gli incontri con i sindacati per affrontare le emergenze della Sicilia. La priorità verrà data al tema delle risorse da destinare alla cassa integrazione e alla nuova legge su formazione e sportelli, incontri che occuperanno gran parte del mese di luglio, così come scritto in una nota. Il calendario è stato messo a punto in questo fine settimana appena trascorso  nel corso di un tavolo con i sindacati per il piano di confronto sugli aspetti riorganizzativi e sulle riforme e svoltosi a Palazzo d’Orleans, sede della Preesidenza della Regione.

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