Un brand Sicilia per il turismo dell’Isola - QdS

Un brand Sicilia per il turismo dell’Isola

Giovanna Naccari

Un brand Sicilia per il turismo dell’Isola

venerdì 04 Luglio 2014

Mare, sole, cultura ed enogastronomia devono essere i comuni denominatori per attrarre visitatori, non solo in estate. L’industria della cultura da noi vale solo 2,4 mld a fronte di un business che in Italia rende 74 mld

PALERMO – L’industria della cultura in Sicilia non decolla. Nonostante la regione abbia il 30 per cento dei beni archeologici italiani e l’Opera dei pupi e la Dieta Mediterranea nella lista Unesco dei beni immateriali, l’industria della cultura rende 2,4 miliardi di euro, a fronte di un business che in Italia rende 74 miliardi di euro.
“La Sicilia è come uno studente un po’ svogliato: è intelligente, ma non si impegna abbastanza”, ha detto lunedì Vittorio Messina, vicepresidente di Unioncamere Sicilia, commentando i dati recenti del Rapporto 2014 ‘Io sono cultura’ elaborato dalla fondazione Symbola e dall’Unione delle camere di commercio.
La riflessione è nata durante il seminario che si è svolto a Palermo dal titolo ‘Sportelli turismo’: sviluppo del marchio Ospitalità Italiana e valorizzazione dei beni cultuali nel territorio siciliano”, iniziativa che sta attraversando le province per raccogliere idee e fare sistema.
Se guardiamo alla capacità di esportare la propria cultura, la Sicilia si colloca agli ultimi posti delle regioni italiane con uno 0,4 per cento. Tante sono le criticità. Tra queste, la mancanza di un progetto complessivo per promuovere il territorio.   
Per il vicepresidente di Unioncamere Sicilia bisogna cambiare mentalità. Ha detto Messina: “Noi non crediamo all’industria della cultura collegata al turismo e questo è uno sforzo che invece devono fare gli imprenditori, la politica, la Regione, le amministrazioni locali. Le città d’arte sono considerate soltanto luoghi dove la domenica sono aperti i negozi, dimenticando che invece devono rappresentare per i turisti centri commercio, di servizi, di cultura”.   
Per Messina comunque “in Sicilia sembra vi siano ancora ampi margini di sfruttamento delle dotazioni di risorse culturali e di imprenditoria ad esse collegata. La strategia per il rilancio deve passare dalla valorizzazione dei beni artistici e dalla cultura dell’ospitalità”.
Sulla necessità di fare sistema è d’accordo Natale Chieppa, Commercial Aviation Director di Gesap – aeroporto Falcone Borsellino, che al seminario ha illustrato i dati dello scalo.
“Dopo due anni di crisi – ha affermato – i primi mesi del 2014 fanno registrare il 4% di traffico in più”. In ascesa il traffico internazionale, che segna 950mila passeggeri (+7,9% rispetto al 2012).
“E’necessaria la promozione congiunta con il territorio – ha aggiunto Chienna – abbiamo avviato collaborazioni con Federalberghi e Sicilia Convention Bureau, apprezziamo queste iniziative”.  
Scoraggiante intanto la comparazione internazionale Sicilia-Palma de Maiorca, secondo i dati aggiornati a giugno. La Sicilia (5 milioni di abitanti e una superficie di 25.835 Kmq) registra un traffico di 13 milioni di passeggeri, mentre Palma de Maiorca raggiunge 22 milioni (0,4 milioni di abitanti e una superficie di 208 Kmq).
Per Valeria Rebasti, Commercial Country manager Italia di Volotea: “Fondamentale è la collaborazione alla filiera del turismo”. La compagnia aerea low cost, che ha iniziato a Palermo con le rotte di Bordeaux, Nantes e Strasburgo, ha registrato 101mila passeggeri dall’inizio dell’anno (+80% rispetto all’anno precedente).
Per Roberto Helg, presidente della Camera di commercio di Palermo: “Finora si è pensato soltanto al turismo balneare, invece dobbiamo essere capaci di creare una filiera della cultura e del turismo, capace di contenere dentro un ‘Brand Sicilia’ il mare, il sole, la cultura, l’enograstronomia”.
 


L’approfondimento. Sportelli turismo e un portale web entro ottobre
 
Unioncamere Sicilia, con gli sportelli del turismo ed un portale dedicato, che entrerà in funzione entro ottobre, intende rafforzare il ruolo di raccordo tra il sistema camerale e le imprese, nonché valorizzare la filiera del turismo agroalimentare, congressuale, nautico, verde e naturalistico.
“Vogliamo potenziare le postazioni presenti nelle Camere di Commercio dell’Isola e fornire un ulteriore servizio di assistenza alle imprese – ha detto Salvatore Pezzino, coordinatore del progetto ‘Sportelli Turismo’ – L’iniziativa si rivolge anche al turista con le notizie culturali”. “Presenteremo il territorio in modo più accattivante – conclude Pezzino – Avremo anche un catalogo con i beni immateriali presenti in Sicilia”.
In occasione del seminario, Roberto Helg, presidente della Camera di commercio di Palermo, ha lanciato “un grido di dolore contro la riforma della pubblica amministrazione del Governo Renzi che coinvolge il sistema camerale”. Ha detto Helg: “Il Governo nazionale ha varato una norma che, riducendo al 50% il diritto annuale che le imprese sono tenute a versare per l’iscrizione al registro delle imprese nei fatti costringe gli enti camerali a cancellare ogni iniziativa promozionale o di sostegno alle imprese e dei territori”. Per Helg, tra l’altro, “si mettono a rischio non solo le attività istituzionali, ma anche le stesse pensioni dei dipendenti in quiescenza”.

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