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Catania – L’aeroporto ancora “isolato” tra promesse e bocciatura Ue

Melania Tanteri

Catania – L’aeroporto ancora “isolato” tra promesse e bocciatura Ue

sabato 12 Luglio 2014

L’ipotesi Bianco-Torrisi è di usare parte dei fondi Pon di Rfi per realizzare un polo multimodale. Binari interrati, parcheggi, ferrovie con la città: cosa manca al Fontanarossa

CATANIA – Un vertice interistituzionale convocato per fare il punto della situazione dell’aeroporto catanese, soprattutto in chiave infrastrutturale. È quello che si è tenuto all’inizio della settimana a Palazzo degli Elefanti, sollecitato dai vari attori che, da tempo, chiedono investimenti per potenziare lo scalo etneo, cercando di farlo rientrare nella rete Core europea, dal quale è stato escluso.
Una “bocciatura” arrivata dall’Ue proprio per le carenze legate alle infrastrutture dell’aeroporto Vincenzo Bellini, privo di un collegamento ferroviario con la città e, in generale, bisognoso di investimenti consistenti, che ha spinto i vari soggetti coinvolti, l’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti Nico Torrisi, i rappresentanti di Rete Ferroviaria Italiana, di Ferrovia Circumetnea, dell’amministratore delegato della Sac, Gaetano Mancini, dell’Enac e dell’Interporto a sedersi intorno a un tavolo per studiare i prossimi passi.
“Tutti i nodi importanti sono stati affrontati – ha detto il sindaco Bianco, padrone di casa –  l’interramento dei binari della ferrovia sarà pienamente finanziato e sarà fondamentale per realizzare la seconda pista e rendere il nostro aeroporto più funzionale, moderno e in linea con gli scali delle grandi città euro mediterranee. Abbiamo coinvolto anche l’Interoporto – ha aggiunto il primo cittadino – che, a breve, sarà pienamente operativo a Catania e consentirà un salto di qualità nella gestione di container e scambi commerciali”.
Tra gli argomenti affrontati, anche  le questioni legate al ruolo intermodale che potrà avere il parcheggio comunale di Fontanarossa, con Sac, Fce e Rfi  che hanno iniziato un dialogo costruttivo e i cui tecnici la settimana prossima si rivedranno in municipio per continuare il lavoro.
“Il nodo dei collegamenti tra l’aerostazione e la città è importantissimo – ha sottolineato l’assessore Torrisi –  ma è anche complicato, proprio per la necessità di coinvolgere parecchie realtà. Contiamo di fare tutto rapidamente – ha continuato – ma verificando preliminarmente la fattibilità dei progetti”.
Sul piano strettamente economico, per arrivare in tempi brevissimi alla realizzazione di un polo multimodale, una delle soluzioni prospettate è quella di stralciare la realizzazione, dal costo tra i 70 e gli 80 milioni di euro da finanziare con in fondi del “Pon Infrastrutture e reti”, dall’attuale Progetto di Rfi  da 265 milioni di euro, che prevede anche altri interventi, per esempio sulla stazione di Bicocca.
“Certo – ha evidenziato l’assessore Torrisi – non potremo finire il nuovo scalo in una settimana, ma non ci metteremo nemmeno trent’anni. Realisticamente abbiamo un progetto già cantierabile, esecutivo, e uno al quale possiamo dare un nuovo impulso – ha aggiunto. Visto che le somme sono disponibili, se tutti faranno la propria parte come pare, procederemo rapidamente. La prossima riunione è stata fissata per martedì della settimana prossima, sempre qui nel Palazzo degli elefanti, una riunione tra Comune, Rfi,   Fce, Sac ed Enac. Se riusciremo a utilizzare nei prossimi anni i fondi strutturali in modo adeguato non solo daremo lavoro a centinaia di persone, ma soprattutto determineremo una grande occasione di crescita per la nostra terra”.

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