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Catania – Movida in centro storico, il regno del caos e delle regole disattese

Melania Tanteri

Catania – Movida in centro storico, il regno del caos e delle regole disattese

mercoledì 16 Luglio 2014

Molti pub di piazza Bellini, con i loro tavoli e ombrelloni, sconfinano oltre lo spazio consentito. Il problema principale da risolvere è quello dell’occupazione del suolo pubblico

CATANIA – Stenta a partire la versione dell’estate catanese targata Enzo Bianco. Dopo la pubblicazione delle nuove ordinanze relative agli arredi esterni e alle nuove regole sull’amplificazione musicale, la situazione in centro storico rimane caratterizzata da caos e anarchia.
Finito il campionato mondiale di calcio, che ha attirato tante persone nei pub e nei locali del quadrilatero della Movida, si ripropone da un lato la necessità di organizzare l’intrattenimento per il pubblico, facendo in modo che le regole siano certe e valide per tutti, e dall’altro fare in modo che queste regole vengano rispettate. Così ancora non sembra, almeno a giudicare, oltre che dalle differenze estetiche che ancora caratterizzano molti locali, dalle lamentele degli stessi esercenti che  chiedono maggiori controlli. Innanzitutto per quanto riguarda l’occupazione del suolo pubblico.
 
Molti pub ed esercizi, in particolare in piazza Teatro Massimo, sembrano sconfinare regolarmente oltre il consentito dall’amministrazione comunale, tanto da nascondere, in alcuni casi, con ombrelloni e tavolini, l’ingresso di altre botteghe. È il caso del tabaccaio, il cui titolare si è rivolto ai vigili urbani per denunciare il fatto che, alcuni gestori di locali notturni, occupino più spazio del consentito, andando a danneggiare il proprio esercizio. “Non è più accettabile – scrive il titolare – lo stato di totale occupazione del suolo pubblico antistante il proprio ingresso, perpetrata dai locali pub confinanti. Sedie e piante occupano tutta la piazza, impedendo ai clienti il libero accesso”. Chiede di “riportare la situazione ad uno stato di normale vivibilità”, minacciando, in caso di mancata risposta, di denunciare l’inadempienza alla Procura della Repubblica.
Non solo. I gestori dei locali lamentano anche l’impossibilità di dare vita ai tanto sospirati Caffè concerto, i momenti di intrattenimento musicale, da quest’anno nuovamente consentiti dall’amministrazione comunale. A scoraggiare gli esercenti sarebbe infatti la concorrenza sleale che non renderebbe conveniente nessun investimento in questo senso.
Ancora troppi, infatti, i locali che vendono gli alcolici a un prezzo più basso della media, cosa che spinge i titolari dei locali a evitare di investire in queste forme di intrattenimento per evitare di avvantaggiare qualche concorrente sleale.
Una situazione per ovviare alla quale, l’assessore Angela Mazzola, titolare delle Attività produttive, ha chiesto la collaborazione del comandante dei vigili urbani, Pietro Belfiore, che dovrebbe potenziare i controlli e accertare le eventuali violazioni nell’area, a partire dal pomeriggio. “La Polizia municipale – ha affermato la Mazzola – controllerà con maggiore frequenza la zona del centro storico, e sanzionerà i comportamenti scorretti”.

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