Ars, finanziaria con dubbi Crocetta va da Aronica - QdS

Ars, finanziaria con dubbi Crocetta va da Aronica

Raffaella Pessina

Ars, finanziaria con dubbi Crocetta va da Aronica

mercoledì 30 Luglio 2014

Capigruppo interrotta, escono i presidenti di Regione e della II Commissione. Dal Commissario dello Stato per copertura e pensioni

PALERMO – La finanziaria ter va avanti a singhiozzo. I lavori che ieri erano ricominciati nella tarda mattinata, al termine della cerimonia del Ventaglio in sala stampa sono stati interrotti dalla convocazione della conferenza dei capigruppo convocata dal Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone in Sala Rossa. Ardizzone ha ravvisato “la necessità di stralciare ulteriori norme dal testo in discussione in Aula”, dopo le richieste di diversi deputati, di esaminare a parte le norme sul personale e sui contributi previdenziali, temi su cui si erano espressi anche i sindacati nei giorni scorsi chiedendo al governo il ritiro degli emendamenti.
Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha dovuto lasciare in anticipo  la conferenza per recarsi dal Commissario dello Stato per una verifica tecnica sulla norma contenuta nell’articolo 32 della finanziaria che riguarda l’individuazione della copertura finanziaria. Alcuni esponenti dell’opposizione, tra i quali Gino Ioppolo (Lista Musumeci) e Marco Falcone (FI) avevano fatto notare che una sentenza della Corte costituzionale aveva soppresso un articolo del bilancio della Provincia di Bolzano perché non aveva certificato copertura sulle voci di spesa degli anni seguenti a quello del bilancio. Lo stesso problema si pone sulle autorizzazioni di spesa per gli anni 2015 e 2016. La conferenza dei capigruppo ha intanto deciso di stralciare l’articolo 24 sui prepensionamenti.
Martedì la seduta dopo un primo tentennamento era riuscita ad approvare speditamente l’articolo 6 che prevede la soppressione dei comitati, enti, commissioni, consigli e collegi operanti all’interno della pubblica amministrazione. Accolta la precisazione dei deputati di Lista Musumeci, secondo i quali la norma è da applicare non in futuro, ma ex nunc. La giunta, entro il termine di 15 giorni dall’entrata in vigore della legge dovrà indicare la lista degli organi ritenuti “non indispensabili”.
Approvati anche gli articoli 3 (ripianamento del disavanzo 2013); 4 (accantonamenti tributari); 5 (recepimento di norme nazionali e integrazioni di schemi di bilancio); 8 (norme si risparmio nel settore sanitario); 9 (integrazione socio sanitaria) e 10 (finanziamento per i ricoveri destinati ai minori). Sulla manovra finanziaria il presidente dell’Ars Ardizzone ha detto che “Purtroppo in commissione Bilancio succedono cose non consone. Sono troppi gli emendamenti approvati in commissione Bilancio non pertinenti con la Finanziaria, stralciati dalla presidenza e rinviati alle commissioni di merito, senza certificarne l’inammissibilità”. “Ognuno pensa purtroppo che tranne il vagone della finanziaria, non ci siano altre possibilità in Parlamento. Sulle sanatorie e le riforme si lavori nelle commissioni di merito”.
La seduta d’Aula convocata per le 15.30 è stata rinviata alle 18 in un clima tesissimo dove  anche la conferenza dei capigruppo si è interrotta con l’uscita del presidente della Regione e del presidente della commissione Bilancio Nino Dina per andare dal commissario. In bilico vi sono tutte le norme che erano già state cassate dal Commissario nella precedente finanziaria (forestali, partecipate, per un totale di 360 milioni di euro circa). Vi sarebbe anche un problema di costituzionalità anche sull’articolo 23, la norma che riguarda l’aumento del contributo di solidarietà dei deputati regionali, dubbi confortati dal fatto che la Regione non ha competenza in materia tributaria.  Al momento in cui scriviamo la seduta non è ancora ricominciata.

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