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Messina – Zero stipendi e tagli ai contributi: per Taormina Arte è ancora crisi

Massimo Mobilia

Messina – Zero stipendi e tagli ai contributi: per Taormina Arte è ancora crisi

martedì 12 Agosto 2014

Rispetto all’anno scorso i trasferimenti regionali sono diminuiti del 55%, attestandosi a 707 mila €. In alto mare l’iter per il passaggio della società da Comitato gestore a Fondazione

TAORMINA (ME) – Nei giorni in cui la Tosca di Puccini va in scena con grande successo al Teatro Antico, nell’ambito del Festival euromediterraneo di lirica, si riapre la questione legata alle difficoltà economiche di Taormina Arte. La strada della trasformazione del Comitato gestore in Fondazione è ancora lunga e il maggior ente finanziatore, la Regione siciliana, ha confermato per quest’anno una disponibilità non superiore a 700 mila euro. A comunicarlo sono stati nei giorni scorsi i lavoratori di TaoArte che, per l’ennesima volta, hanno lamentato la mancanza di fondi ma soprattutto il mancato pagamento degli stipendi che perdura ormai da diversi mesi, nonostante gli sforzi fatti per evitare scioperi e mandare avanti la rassegna.
Gli stessi lavoratori avevano infatti alzato la voce due mesi fa, in apertura del Filmfestival, manifestando disponibilità a concedere comunque le proprie maestranze per mandare avanti una storia decennale fatta di cinema, musica e teatro, ma appellandosi agli enti gestori affinché venissero risolti i problemi economici. La svolta sperata non è però arrivata e, dopo le ultime manovre approvate dall’Ars, il contributo per Tao Arte è stato stabilizzato a 707 mila euro, con un taglio del 55% rispetto allo scorso anno, quando si aggirava intorno al milione e mezzo, e lontanissimo dai numeri degli anni passati quando la quota standard era fissata intorno ai 3 milioni di euro.
Numeri al ribasso che in questi anni hanno messo a rischio la programmazione degli eventi, a cominciare dal Festival del Cinema per il quale si è dovuti ricorrere a una gestione privata – tramite la Agnus del gruppo Rocca – così come per i grandi eventi di lirica che sono stati affidati al maestro Enrico Castiglione, capace di organizzare produzioni internazionali e riprese da parte della Rai e di altre televisioni straniere. Ma è soprattutto grazie all’abnegazione dei lavoratori di Taormina Arte che è stato possibile portare avanti gli spettacoli e, con essi, far arrivare nella Perla pubblico e turisti, confermando il prestigio nel mondo di questa rassegna culturale.
Il Comitato dei dipendenti e lavoratori ha deciso però di dire basta e, nell’ultima nota diffusa, parla di “chiara e progressiva penalizzazione economica da parte della Regione, che fa pensare a una sola volontà: quella di cancellare la storia di Taormina, nonostante si tratti della manifestazione più importante in Sicilia, mentre risorse più grandi finiscono altrove”. I lavoratori hanno manifestato ancora una volta la loro disponibilità a lavorare senza retribuzioni, ma hanno invocato con forza sindaci e amministratori a mettersi definitivamente attorno a un tavolo per avviare la trasformazione in Fondazione, in modo tale da sganciarsi dal contributo pubblico e aprirsi completamente ai privati. Nel silenzio degli interessati.

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