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Palermo – Archiviata la telenovela apetaxi, ora bisogna rispettare le regole

Gaspare Ingargiola

Palermo – Archiviata la telenovela apetaxi, ora bisogna rispettare le regole

venerdì 15 Agosto 2014

L’obiettivo è porre anche un freno all’abusivismo dilagante che per anni ha contraddistinto il settore. Nuovo regolamento esitato dal Consiglio comunale dopo mesi di tira e molla

PALERMO – Prima 15, poi 30, poi di nuovo 15, poi di nuovo 30, ora, finalmente e (forse) definitivamente, 25. Il Consiglio comunale sembra aver scritto la parole fine sull’interminabile balletto del numero di licenze degli apecalesse (o motocarrozzette che dir si voglia).
Fra ricorsi al Tar, liti fra tassisti e conducenti a noleggio, tensione all’interno della maggioranza, fra il sindaco Leoluca Orlando e l’ex assessore alle Attività produttive, Marco Di Marco e riscritture plurime del regolamento (che peraltro governerà anche il noleggio dei calessi guidati da cavallo), adesso c’è finalmente un testo definitivo, frutto dell’accordo di giugno che ha messo allo stesso tavolo amministrazione, tassisti, gnuri (tradizionale nome dei conducenti a cavallo) e “apetassisti”.
Nel primo testo di Di Marco, comunque giunto in aula fra mille strascichi polemici con la Commissione Attività produttive, le licenze concesse erano 15, dopodiché ci fu la querelle “concorso sì, concorso no” che nell’arco di sei mesi spinse l’aula ad alzare il tetto massimo a 30. A quel punto esplose la protesta dei tassisti, con tanto di ricorso alla giustizia amministrativa, perché ritenevano, bontà loro, che 15 motocarrozzette in più rappresentassero una concorrenza sleale, specie alla luce del fatto che per anni, e questo va detto, il servizio dei conducenti di carrozze e apecalesse è stato quantomeno approssimativo: sosta selvaggia (in particolar modo ai Quattro Canti), atteggiamento troppo irruente con i turisti, deiezioni degli animali su strada e altro ancora.
La delibera finale, di iniziativa consiliare, è stata proposta dal consigliere Udc Giulio Cusumano e assegna 25 licenze ai conducenti di motocarrozzette. Con il primo concorso ne erano state assegnate già 15, con corsia preferenziale a chi già possedeva il mezzo e praticava il mestiere da tempo.
 
Altre tre licenze saranno assegnate scorrendo la graduatoria mentre le ultime sette saranno distribuite con un secondo concorso fra chi aveva già partecipato al primo. Le licenze per gli gnuri a cavallo restano 60. Il servizio di noleggio dei veicoli blu o rossi con cappottina bianca (ma anche delle carrozze a cavallo) dovrà limitarsi “ai quattro mandamenti del centro storico e strade perimetrali”, si legge nel regolamento, che sottolinea inoltre che non saranno più ammissibili le scene in cui il conducente “insegue” letteralmente il turista a bordo del suo mezzo.
 
Infatti, “il servizio di noleggio si rivolge agli utenti esclusivamente presso la sede del vettore”, a meno che Palazzo delle Aquile non individui appositi spazi pubblici atti alla sosta che saranno intesi come rimesse in cui attendere chiamate e prenotazioni, un po’ come funziona per i taxi.
Inasprite le sanzioni: i vigili urbani potranno emettere provvedimenti di diffida o sospensione della licenze per l’inosservanza delle prescrizioni del regolamento. La sospensione può arrivare a 10 giorni se si usano dipendenti non regolarmente assunti o cavalli non certificati o addirittura a 30 giorni se non si rispettano i perimetri di percorrenza o se si caricano troppi passeggeri a bordo.
Per il consigliere Cusumano “si è data la possibilità ad altre dieci persone di mettersi in regola e lavorare nella legalità. È una battaglia vinta”. Per Angelo Figuccia di Forza Italia “non è questo il modo di combattere il traffico automobilistico. Le licenze non dovevano essere 25 ma 300, permettendo l’utilizzo delle motocarrozzette a tutti, palermitani compresi, per muoversi in città lasciando a casa la propria automobile, magari fissando fin da subito tariffe agevolate”.
“È necessario – ha aggiunto il consigliere di FI – evitare di commettere lo stesso errore fatto in passato con i tassisti, che ormai sono diventati una vera e propria lobby capace di condizionare le scelte di qualunque amministrazione comunale, di destra o di sinistra”.
“L’aumento delle licenze – ha commentato il presidente di Confartigianato Palermo, Nunzio Reina – permette di contrastare il fenomeno dell’abusivismo nel settore. Ora non ci sono più alibi, le regole ci sono e chi è in possesso di una licenza dovrà rispettarle, altrimenti sarà espulso da Confartigianato”. 

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