Yellen e Draghi, Matteo e Rosario - QdS

Yellen e Draghi, Matteo e Rosario

Carlo Alberto Tregua

Yellen e Draghi, Matteo e Rosario

venerdì 29 Agosto 2014

Tutti a lavoro, tranne Crocetta
 

Dal 21 al 23 agosto a Jackson Hole, in Wyoming, si è riunito il Gotha dei banchieri mondiali. I più importanti fra loro sono Janet Yellen, che guida il dollaro, e Mario Draghi, che guida l’euro.
Il rapporto fra queste due monete rappresenta l’economia reale degli Usa e dell’Unione monetaria europea, formata da 18 Stati, e rappresenta anche lo stato di salute e di malattia di Usa e Ue.
Mentre nel paese nordamericano Obama ha consentito all’allora presidente della Fed, Ben Bernanke, di stampare moneta per immettere liquidità nel sistema, l’Uem non consente alla Bce di stampare moneta, con la conseguente carenza di liquidità che in un periodo di recessione ha di fatto bloccato il volano dell’economia.
è noto che la circolazione e la velocità della moneta regolano investimenti e consumi. Aumentarne la quantità significa mettere carburante per ampliare gli uni e gli altri.
 
Tenere i conti in ordine non significa che le banche non facciano investimenti o che i cittadini mettano i soldi sotto i materassi. Ecco una delle diverse spiegazioni della recessione che poteva essere più lieve di come è stata, sol che si fosse alimentata l’economia.
La deflazione, cioè l’inflazione pari o sotto zero, è il sintomo evidente dell’assenza di domanda perché i cittadini, subissati dalle tasse, hanno cominciato (e continuano) a spendere di meno.
Draghi non avendo, come si scriveva, la facoltà di stampare moneta, ha però detto che avrebbe cominciato a usare strumenti straordinari per stimolare la ripresa economica e ha indicato in trecento miliardi le risorse da destinare alle banche, perché le girino al sistema economico per intero, nonché ai cittadini che ne facessero richiesta per nuove attività produttive.
Solo se esse riprendono a girare in maniera adeguata, si creeranno  nuovi posti di lavoro, atteso che il settore pubblico italiano ha un esubero di personale stimato, da più enti di ricerca, in oltre 500 mila unità. Gonfi di personale sono anche Comuni e Regioni.
I banchieri centrali hanno lavorato in agosto perché in tutto il mondo esso è un mese come gli altri, mentre le vacanze vengono nei dodici mesi. Un esempio da emulare: lavorare in agosto.
 
Anche a livello nazionale il governo è stato in piena attività. Renzi è stato al Sud a ferragosto, ha fatto un viaggio lampo in Iraq e nella regione dei Curdi e ha ripreso a lavorare a pieno ritmo, come hanno fatto altri ministri, per preparare le tre riforme urgenti (Scuola, Giustizia e Sblocca Italia) che oggi il Consiglio dei ministri varerà.
Da queste tre riforme ci si attende un profondo cambiamento del funzionamento della Giustizia, con la riduzione delle ferie estive dei Tribunali a venti giorni, il taglio risoluto di tutte le procedure per aprire i cantieri e spendere i 43 miliardi di risorse che ci sono, incagliate da burocrati incapaci o incoscienti e dalle procedure stesse.
Per la Scuola verificheremo se verrà immesso il valore del merito per retribuire di più chi lavora meglio ma, nel contempo, se verranno giustamente sanzionati molti insegnanti asini che hanno una modesta preparazione, spesso deleteria nei confronti dei loro discenti.
Renzi ha trovato il modo di indicare i salotti buoni come luoghi da evitare.
 
Mentre tutti lavorano a pieno ritmo, Rosario Crocetta sta in vacanza, ovvero è alle prese con beghe di politicanti e burocrati che non riesce a risolvere perché prevalgono interessi di parte su quelli generali.
Scilabra doveva essere revocata come assessore per la sua incompetenza politica. Alla Corsello doveva essere risolto il contratto di dirigente e doveva essere mandata a casa, non in un altro ufficio, per la sua incompetenza professionale oggettiva.
Non si prepara, infatti, un’operazione importante per ventimila giovani, in modo sommario affidando a società non professionali la realizzazione di piattaforme digitali per realizzare le quali ci vogliono veri competenti. E i giovani aspettano.
Anziché in vacanza, Crocetta avrebbe dovuto affrontare la questione della spesa immediata di tutti i fondi europei, cofinanziandoli, in modo da aprire immediatamente i cantieri e creare vera occupazione.
Una grande delusione, questo presidente della Regione. D’altro canto, bisogna convincersi che ogni oste dà il vino che ha.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017