Siracusa: monumenti e musei: 800 mila euro a rischio - QdS

Siracusa: monumenti e musei: 800 mila euro a rischio

Isabella Di Bartolo

Siracusa: monumenti e musei: 800 mila euro a rischio

mercoledì 03 Settembre 2014

Sono la quota comunale dello sbigliettamento, li usa il Comune per la manutenzione dei siti

SIRACUSA – Risale al 2013 l’accordo siglato tra Comune e Soprintendenza per la gestione delle aree archeologiche. Un patto con il placet della Regione per l’utilizzo del cosiddetto “sbigliettamento”: ovvero il 30% dell’introito dei biglietti di accesso a siti e musei nelle casse dell’Amministrazione comunale per la loro manutenzione e la fruizione. Un accordo che, però, oggi è messo in discussione dalla Regione e che rischia di peggiorare lo stato di incuria in cui si trovano i numerosi siti archeologici della città a causa della penuria di risorse economiche e umane da parte della Regione.
 
Immediata la levata di scudi del Comune a difesa di circa 800mila euro all’anno. Secondo le nuove direttive del dipartimento regionale dei Beni culturali, infatti, il traferimento ai Comuni delle somme dello sbigliettamento non avverrà direttamente, attraverso le Soprintendenze, come accaduto fino allo scorso mese ma passerà dalla Regione. Non solo, questo passaggio avrà una cadenza trimestrale.
Immediata la reazione di diniego da parte del primo cittadino, Giancarlo Garozzo, pronto alla rivoluzione della gestione del patrimonio culturale da affidare anche ai privati per “fare cassa” e assicurare la manutenzione.
La novità è legata all’introduzione dei Pos fisici e virtuali nelle biglietterie delle principali città turistiche siciliane, tra cui anche Siracusa con due siti: il parco della Neapolis e il museo archeologico “Paolo Orsi”. Secondo la nuova procedura, gli incassi andranno a finire tutti all’assessorato regionale ai Beni culturali che li girerà al Comune con cadenza trimestrale e sulla base dei rendiconti fatti dalla Soprintendenza.
 
“Abbiamo avuto notizia di questa procedura nuova – commenta Garozzo –alla quale mi opporrò fermamente contattando gli altri sindaci affinché si faccia fronte unico, intanto scrivendo una nota di protesta indirizzata al presidente Crocetta e all’assessore Furnari. L’idea di fornire le biglietterie di Pos è certamente lodevole, ma la sensazione è che l’assessorato voglia assumere il controllo di queste somme, esautorando i Comuni e le Soprintendenze dalla gestione di denaro prezioso per la cura e la valorizzazione dei siti, allo scopo di incrementare i flussi di cassa. Inutile dire che la cosa mi preoccupa moltissimo perché, visti i tempi della Regione, sono pronto a scommettere che la cadenza trimestrale non sarà rispettata con grave danno per il patrimonio storico e culturale e per l’immagine di Siracusa e di tutta la Sicilia”.
Con gli 800 mila euro l’anno che riceve, oggi il Comune si occupa di Villa Reimann; della fruizione del Parco della Neapolis, pagando lo straordinario al personale comunale; della manutenzione alla Grotta del salnitro e alla Grotta dei cordari. Inoltre sta finanziando la realizzazione dell’impianto elettrico all’Ipogeo di piazza Duomo, il ripristino del canale Galermi, la messa in sicurezza e la custodia della Latomia di santa Venera, il restauro delle Mura dionigiane, la pulizia e la derattizzazione dei siti.
“In Sicilia solo il 3,4 per cento del Pil proviene dalla cultura: evidentemente la Regione ha deciso di peggiorare questo dato. Vista la situazione dei bilanci – conclude il sindaco Garozzo – nessun ente locale potrà anticipare le somme necessarie e si bloccheranno tutti gli interventi. Proprio in questi giorni stiamo facendo i conti con i custodi in forza al Comune che minacciano di non lavorare più fuori orario perché, a causa di un ritardo nell’accreditamento del denaro, non possiamo pagare loro lo straordinario”. Secondo le ultime notizia da Palermo, i vertici del dipartimento regionale sono al lavoro per trovare una soluzione dando risposte alle amministrazioni comunali.
 

 
Totem multimediali e Pos per l’accoglienza turistica
 
SIRACUSA – I musei e le aree archeologiche aretusei diventano più innovativi. Grazie a una convenzione con Unicredit, infatti, la Regione siciliana ha dato il via libera alla disposizione di dispositivi Pos nei musei e nei parchi archeologici siciliani a partire da Siracusa. Una notizia salutata con entusiasmo dall’ex assessore regionale ai Beni culturali, Mariarita Sgarlata, oggi titolare della rubrica Ambiente e territorio. “Una scelta – dichiara l’assessore-archeologo – nata dalla ferma volontà di modernizzare le istituzioni culturali regionali con lo scopo da un lato, di offrire un servizio ai visitatori, come accade in tutti i musei del mondo, dall’altro, di limitare sempre di più l’uso del contante nelle nostre biglietterie, con lo scopo di ripristinare quella legalità che, per troppo tempo e con ingenti danni per il settore, è, purtroppo, mancata”.
I siti archeologici e i musei siciliani interessati da questa prima fase di ammodernamento tecnologico ricadono in 7 province: a Siracusa toccherà al Museo Archeologico Paolo Orsi e all’area archeologica della Neapolis che rappresentano la meta per antonomasia del turismo in città. Non è solo questa la novità nei siti siracusani: da pochi giorni, infatti, è partito l’esperimento multimediale finanziato dal Cnr e dall’Anci. Sei totem supertecnologici sono stati disposti in luoghi turistici nevralgici per monitorare flussi delle presenze e offrire ai visitatori ricostruzioni in 3D e informazioni varie legate anche alla ricettività e ai trasporti all’interno del centro urbano. Un progetto che ha quale obiettivo quello di registrare numeri ma anche abitudini dei turisti per poter migliorare l’offerta dei servizi a partire da quelli dedicati ai disabili.
 


Carenza di fondi e personale mettono in ombra alcuni siti
 
SIRACUSA – Carenza di fondi e personale sono alla base della mancata fruizione e pulizia di alcuni scorci archeologici della città. Erbacce all’Anfiteatro romano all’interno del parco archeologico della Neapolis. Fuori dal circuito turistico il tempio di Zeus e il Ginnasio romano, a due passi da piazzale Marconi. Il Comune è all’opera per alcuni interventi-tampone alle mura dionigiane di via Epipoli minacciate dal degrado mentre occorrono più servizi per garantire le visite al castello Eurialo, fino ad oggi carente di collegamenti e posteggi. E ancora, nascosta dalle erbacce e dai rifiuti la piazza della Vittoria con il santuario di Demetra e Kore la cui esistenza, alle porte del Santuario, è sconosciuta ai più. Dopo anni di attesa, riapre grazie ai privati l’Ipogeo di piazza Duomo ed è questa la strada che il Comune vuole seguire per garantire la fruizione dei beni aretusei: attraverso un bando pubblico per affidarne la gestione a privati capaci di assicurarne pulizia a manutenzione attraverso il pagamento di un biglietto di accesso.

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