Verso il Patto salute tra Stato e Regioni - QdS

Verso il Patto salute tra Stato e Regioni

Lucia Russo

Verso il Patto salute tra Stato e Regioni

martedì 13 Ottobre 2009

Documento di programmazione triennale del valore di circa 107 miliardi € al centro della trattativa tra i Governi. Sul caso Mazzarino il presidente Ars Cascio ha deciso di insediare una commissione d’inchiesta

ROMA – Settimana decisiva, quella entrante, per il Patto salute, il documento di programmazione triennale della sanità attualmente al centro di un trattativa tra Governo e Regioni. Da quanto emerge a seguito delle riunioni che si sono tenute mercoledì scorso e giovedì tra i rappresentanti delle Regioni, per quanto riguarda il prossimo anno, la cifra attorno alla quale si cerca l’accordo e potrebbe avvenire la mediazione si aggira tra i 106,5 e i 107 miliardi di euro di finanziamenti complessivi.
Il governo, attraverso il ministero dell’Economia, ha predisposto un Patto salute che per la parte finanziaria riguarda gli anni 2010-2011 e prevede finanziamenti per 103,9 miliardi di euro per il primo anno e 106,3 per il secondo. Le Regioni, però, lo hanno respinto e stanno riscrivendo il Patto per sottoporlo al governo. Il termine è fissato per il 15 ottobre: salvo slittamenti di qualche giorno, per la settimana prossima è attesa la definizione del piano da parte delle Regioni.
Intanto è scoppiata la polemica ai più alti vertici sul caso Mazzarino. Sabato l’assessore regionale alla Sanità Russo ha dichiarato: “Il senatore Schifani fa riferimento a una relazione della commissione d’inchiesta sugli errori sanitari di cui lo stesso presidente della commissione, Leoluca Orlando, sconosce l’esistenza, come mi ha ribadito ieri sera per telefono. Non so quindi se Schifani abbia fatto riferimento a un’opinione anticipatagli da qualche commissario ma è certo che la commissione non ha concluso i suoi lavori altrimenti non avrebbe senso la mia convocazione per mercoledì prossimo a Roma”. Così Russo ha replicato al presidente del Senato, Renato Schifani, che aveva richiamato alle proprie responsabilità l’ospedale di Mazzarino nella morte del giovane Filippo Li Gambi.
“Mi amareggia molto – ha detto Russo – che si torni ad agitare strumentalmente la vicenda del povero Filippo Li Gambi in presenza di una documentata relazione redatta da tre medici professionisti che hanno individuato precise responsabilità sull’accaduto, certamente diverse da quelle evocate dal senatore Schifani. In attesa che la magistratura faccia il suo corso, mi pare assai imprudente  che un’alta carica dello Stato rilanci questa polemica”. Ha cercato di gettare acqua sul fuoco il ministro della Giustizia Angelino Alfano: “Vi è un’inchiesta della procura e a quella occorre affidarsi per accertare la verità”.
 
È intervenuto domenica anche il presidente dell’Ars, Francesco Cascio: “Istituirò all’Ars una Commissione di inchiesta sul caso Mazzarino. In questa direzione, accolgo le sollecitazioni dell’on Salvino Caputo e condivido le preoccupazioni del presidente del senato, Renato Schifani”. “Su questo caso persiste una nebulosa che non possiamo più tollerare. – ha aggiunto – Abbiamo il dovere di accertare la verità in Parlamento e di verificare se la riforma che abbiamo approvato per migliorare la qualità della Sanità siciliana funziona davvero sul campo, o non vi sono, invece, delle falle e, in tale ipotesi dobbiamo adoperarci per correggerne le disfunzioni”.

 



Caputo: “Molti ospedali siciliani presentano condizioni di rischio come quello di Mazzarino”
 
Palermo – “Abbiamo I’ll dovere di verificare con assoluto rigore se il sistema sanitario che abbiamo dato ai siciliani garantisce il diritto alla salute e assicura un sistema di efficienza oppure è il risultato di un fallimento determinato da un indiscriminato ed illogico sistema di tagli e soppressione di ospedali.
Sono soddisfatto che la mia proposta di istituzione di una commissione di inchiesta sul caso di Mazzarino è stata condivisa dal Presidente dell’Ars Francesco Cascio, dal Ministro della Giustizia, Angelino Alfano e dai parlamentari di vari gruppi politici”.
Lo dichiara Salvino Caputo, presidente della Commissione Legislativa Attività Produttive dell’Ars, che ha presentato un ordine del giorno di nomina di una Commissione di indagine sull’ospedale di Mazzarino.
“Sono certo – ha continuato Caputo – purtroppo che non si è trattato di un caso isolato, ma la riforma dell’Assessore Russo ha indebolito l’efficienza del sistema sanitario e vi sono, almeno, 150 ospedali siciliani che presentano le stesse condizioni di altissimo rischio dell’ospedale di Mazzarino ed a causa dei blocchi degli incarichi numerose aree di emergenza siciliane sono privi dei requisiti di funzionalità e sicurezza”.

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