Barack Obama: "America mai in guerra contro l’Islam, religione di pace" - QdS

Barack Obama: “America mai in guerra contro l’Islam, religione di pace”

redazione

Barack Obama: “America mai in guerra contro l’Islam, religione di pace”

giovedì 25 Settembre 2014

Si allunga la lista delle vittime dell’Isis: ucciso un ostaggio francese

“Il gruppo terroristico conosciuto come l’Isis deve essere distrutto”. “Quaranta paesi si sono offerti di unirsi alla nostra coalizione: chiedo al mondo di unirsi al nostro sforzo”.
 
Lo ha affermato il presidente americano, Barack Obama, intervenendo all’assemblea dell’Onu. “Gli Stati Uniti non saranno mai in guerra contro l’Islam”, ha aggiunto Obama. “L’Islam insegna la pace e milioni di musulmani-americani fanno parte del nostro Paese. Non è uno scontro di civiltà”. Gli Stati Uniti “lavoreranno con un’ampia coalizione per smantellare questa rete della morte” che è l’Isis. Il mondo e le comunità musulmane respingano con forza l’ideologia di Al Qaida e dell’Isis. È stato l’appello del presidente americano, che si è rivolto direttamente ai giovani musulmani, invitandoli a rispettare e onorare la tradizione dell’Islam, ovvero l’istruzione, l’innovazione e la dignità della vita. Il capo della polizia di New York, Bill Bratton, dal canto suo, ha lanciato il seguente allarme: “Siamo in uno dei periodi più pericolosi mai visti dall’11 settembre di tredici anni fa”.
Intanto nuovi attacchi aerei sono stati lanciati dalla coalizione internazionale guidata dagli Usa in Siria e in Iraq contro obiettivi dello Stato islamico. Il segretario di stato americano, John Kerry respinge le critiche di chi sostiene che tali bombardamenti finora non abbiano portato a grandi risultati. “Il presidente americano Obama – ha aggiunto Kerry – lancerà un appello all’Islam perché rivendichi la sua vera natura e si unisca alla lotta contro chi profana la loro religione.
I nemici però non stanno a guardare. Il gruppo jihadista delle Filippine, minaccia di uccidere due ostaggi tedeschi nelle proprie mani se Berlino continuerà a sostenere gli Usa. Il gruppo chiede inoltre alla Germania di pagare un riscatto per la liberazione dei due. Secca la replica di Berlino: la strategia del governo tedesco contro Isis non cambierà. È quello che ha detto la portavoce del ministero degli Esteri tedesco, rispondendo alle minacce.
E dalle minacce i terroristi dell’Isis sono passati ai fatti, aggiungendo alla triste lista dei decapitati un ostaggio francese. “Messaggio di sangue per il governo francese”: si intitola così l’atroce video in cui i jihadisti mostrano la decapitazione dell’ostaggio in Algeria. Il governo francese già due giorni fa aveva ricevuto le ormai consuete minacce: fermare i raid contro i jihadisti entro 24 ore per evitare la morte dell’ostaggio.Si tratta Hervè Pierre Gourdel: nel video trasmesso dai terroristi, il francese chiede al presidente Hollande di farlo uscire da questa situazione. L’autenticità del video è stata confermata dal governo francese. “è la vendetta” per “l’aggressione crociata francese al Califfato”: così i jihadisti algerini di Jund al Khilafa motivano la decapitazione dell’ostaggio. Con queste parole si conclude in il video di circa 4 minuti pubblicato su forum jihadisti.

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