Eterologa al via in attesa di figurare tra i Lea - QdS

Eterologa al via in attesa di figurare tra i Lea

Adriano Zuccaro

Eterologa al via in attesa di figurare tra i Lea

venerdì 26 Settembre 2014

Sistema di governance sanitario da ripensare hanno detto i presidente di Regione nella Conferenza delle Regioni ieri al lavoro su fecondazione assistita e riforma dell’Istituto superiore dell’Agenas e dell’Aifa. Il costo varierà tra i 400 e i 600 euro perché dipende dal ticket fissato nelle singole aree

ROMA – “Va ripensato l’intero sistema di governance della sanità” hanno scritto ieri i presidenti delle Regioni nel documento che è stato consegnato dalla Conferenza delle Regioni in audizione alla Camera in occasione della discussione sulla riforma dell’Istituto superiore di sanità e delle agenzie Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) e Aifa (Agenzia italiana del farmaco). “Occorrono strumenti forti e necessari – scrivono i governatori – per affrontare anche in questo settore l’attuale crisi economica e finanziaria, indispensabili per assicurare la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale, per garantire l’equità e l’universalità del sistema nonché Livelli essenziali di assistenza (Lea) in modo appropriato ed uniforme”.
Un documento dai contenuti “forti” quello elaborato ieri nel corso della Conferenza delle Regioni a Roma alla presenza del presidente Sergio Chiamparino, il vicepresidente Stefano Caldoro e numerosi assessori. Contenuti che hanno anche fatto pensare a possibili ripensamenti sul fronte delle risorse. Sugli ipotetici tagli alla sanità di cui si continua a parlare da settimane, dunque, è intervenuto Chiamparino che ha spiegato: “è stato avviato un confronto informale con il Governo. Vi sono ragionevoli garanzie che non ci saranno tagli al Fondo sanitario 2014, che anzi ci auguriamo diventi esigibile e sia trasferito il più presto possibile alle Regioni”. Per quanto riguarda gli anni futuri, “il premier ha chiesto un taglio del 3% di spese ai vari comparti; stiamo avviando un ragionamento”, ha concluso Chiamparino.
Alla Conferenza delle Regioni anche il compito, annunciato ieri, di fare il quadro sulla fecondazione eterologa.  “È stata definita una tariffa unica. Consideriamo l’eterologa all’interno dei Lea, i Livelli essenziali di assistenza – ha spiegato Chiamparino – il costo potrà variare tra i 400 e i 600 euro perché dipende dal ticket fissato nelle singole Regioni per le varie prestazioni necessarie ad effettuare la fecondazione (esami del sangue, ecografie, ecc.). Fa eccezione la Lombardia, che ha ritenuto di far pagare interamente il costo della fecondazione eterologa. Ci auguriamo – ha concluso Chiamparino – che il Governo inserisca l’eterologa nei Livelli essenziali di assistenza che saranno pronti entro la fine dell’anno”.
Le Regioni ribadiscono, dunque, il principio di considerare la procreazione medicalmente assistita (Pma), sia l’omologa che l’eterologa, un Lea, in attesa, come richiesto, del loro inserimento nel Dpcm sui livelli essenziali di assistenza che, come previsto nel Patto per la Salute 2014-2016, dovrà essere rivisto entro la fine dell’anno. È stata, quindi, condivisa dai governatori la necessità di completare il percorso iniziato definendo per questa fase transitoria una tariffa unica convenzionale che quantifichi i costi per queste attività anche per regolare le eventuali compensazioni relative alla mobilità interregionale.
In merito alla programmazione dei fondi europei per il periodo 2014-2020, Regioni, Anci e Upi hanno chiesto la convocazione di una Conferenza straordinaria Unificata. “La prossima settimana – ha spiegato il sindaco di Catania, Enzo Bianco, al termine della Conferenza Unificata – dovrebbe tenersi una Conferenza Unificata straordinaria su questo tema: vogliamo conoscere la posizione del governo italiano e vogliamo che l’esecutivo sappia quale è il pensiero di Regioni ed Enti locali su questa materia.

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