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Palermo – Il Massimo secondo Giambrone, meno spese e maggiore qualità

Gaspare Ingargiola

Palermo – Il Massimo secondo Giambrone, meno spese e maggiore qualità

sabato 11 Ottobre 2014

Per incrementare gli spettatori si punta all’inserimento della struttura nei circuiti turistici internazionali. Al neo sovrintendente il compito di rilanciare il Teatro, simbolo della cultura locale

PALERMO – Dopo la stagione commissariale il Teatro Massimo è pronto a voltare pagina con la guida del nuovo sovrintendente della Fondazione, Francesco Giambrone, ex assessore comunale alla Cultura. Non è atteso da un compito facile, anche se dopo anni di crisi e indebitamenti, l’ex commissario Fabio Carapezza Guttuso ha ridotto il passivo a 3,4 milioni di euro stando al bilancio consuntivo del 2012.
Nei giorni scorsi un’assemblea sindacale di circa 200 dipendenti ha approvato con un solo voto contrario e 14 astensioni l’accordo sul Piano triennale di risanamento 2014/2016 che prevede il taglio di 24 unità del personale (a fronte del 50% di licenziamenti adombrati fino a pochi mesi fa), la riduzione di cachet e collaborazioni esterne, la revisione e una serie di tagli nel sistema di marketing e forniture, l’internalizzazione dei servizi per evitare costosi affidamenti esterni e la riorganizzazione di alcuni settori con l’introduzione del meccanismo della polifunzionalità dei dipendenti tecnici e amministrativi.
“È un Piano – ha detto il segretario della Slc Cgil, Maurizio Rosso – che crea le condizioni per accedere al rilancio e allo sviluppo del Massimo. Adesso si dovrà procedere con la valorizzazione di tutte le risorse umane e dei talenti del Teatro, attraverso un uso totale che veda raddoppiate le produzioni estive e invernali e il ricorso al principio della polivalenza”.
“Ai lavoratori – è scritto in una nota del sindacato – verranno rimodulate, secondo nuovi presupposti, le indennità di rendimento e quella relativa all’attività promozionale ed entrambe saranno ridotte nella misura del 20%. Sarà soppressa l’indennità ‘strumenti speciali’ e il premio di produzione sarà riconosciuto esclusivamente nella misura prevista dal contratto nazionale di lavoro sottoscritto il 25 marzo scorso”.
Nel complesso, la decurtazione dei salari ammonta a circa il 5%. Il Piano sarà sottoposto al ministero dei Beni e delle Attività culturali e, per la parte negoziale, alla Corte dei Conti. I suoi principi, ossia revisione della spesa e crescita della produzione artistica, si sposano bene con la linea dettata dal nuovo sovrintendente, che mira al rilancio del Teatro nello scenario culturale e turistico internazionale.
Al momento della nomina di Giambrone il Massimo riempiva soltanto il 64% dei posti in sala per le opere liriche, il 62% per i balletti e il 34% per i concerti di musica classica. L’obiettivo è aumentare lo sbigliettamento per almeno il 30% nei tre settori e il primo passo è stata la scelta del nuovo direttore artistico e, per la prima volta dopo anni, di un direttore musicale. Il primo corrisponde al nome di Oscar Pizzo, pianista e curatore di rassegne internazionali, direttore della stagione “Contemporanea” per l’Auditorium Parco della musica di Roma, collaboratore presso il Petruzzelli di Bari e l’Ambasciata di Francia di cui dal 2010 è consigliere musicale. Per il direttore musicale si punta su Gabriele Ferro, artista di caratura mondiale che vanta esperienze in Francia, Germania, Olanda, Spagna, Svizzera, Stati Uniti e, in Italia, a Napoli, Venezia, Milano e Firenze. Ferro è già stato a Palermo, dal 2001 al 2006, come direttore ospite.
Quanto alla filiera turistica, Giambrone ha subito stretto un accordo col tour operator Tour plus Sicilia, azienda leader nel settore del turismo incoming e ricreativo nell’Isola. “È fondamentale – ha commentato l’ex assessore – incrementare il numero di turisti che possono scegliere se visitare il Massimo come un monumento o arricchire il proprio soggiorno con un’opera lirica, un concerto o un balletto attraverso pacchetti combinati e specifici con le agenzie di viaggio”.
Una boccata d’ossigeno per le casse della Fondazione, intanto, arriva da Regione e Comune. L’ultima manovra finanziaria regionale ha portato in dote 8 milioni, mentre il sindaco Leoluca Orlando, presentando lo schema di bilancio di previsione 2014, ha assicurato che “la giunta ha confermato gli impegni per il Teatro Biondo e il Teatro Massimo e previsto una somma per la Fondazione che gestirà i Cantieri culturali della Zisa”.

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