Peculato, la bufera-Cota che investe Chiamparino - QdS

Peculato, la bufera-Cota che investe Chiamparino

redazione

Peculato, la bufera-Cota che investe Chiamparino

martedì 21 Ottobre 2014

Regione Piemonte: imputazione coatta per vice presidente e assessore

TORINO – “Imputazione coatta” per il vice presidente della regione Piemonte, Aldo Reschigna, l’assessore Monica Cerutti ed il segretario regionale del Pd piemontese Davide Gariglio. Il provvedimento è nell’ambito della vicenda giudiziaria ribattezzata “Rimborsopoli” che vede coinvolti quasi tutti gli ex consiglieri regionali della legislatura di Roberto Cota, per peculato, ovvero per avere usato le risorse della Regione non per fini istituzionali ma personali, come pranzi e cene.
 
Sono stati invece accolte le richieste di archiviazione per l’assessore Gianna Pentenero, per l’ex presidente della regione ed attuale europarlamentare Mercedes Bresso, per il vice presidente del consiglio regionale Nino Boeti , per Rocchino Muliere, ora sindaco di Novi ligure e per Wilmer Ronzani, consigliere regionale nella passata legislatura.
Tecnicamente la decisione del gup torinese e’ di ‘imputazione coatta’. Il gup di Torino Roberto Ruscello ha, infatti, disposto che entro dieci giorni sia chiesto il rinvio a giudizio. Ora i pm hanno dieci giorni di tempo per formulare il capo di imputazione e chiedere il giudizio. L’udienza preliminare stabilirà, quindi, se dovranno essere processati.
“Al momento – ha confermato il presidente del Piemonte Sergio Chiamparino in conferenza stampa – non ci sono rinviati a giudizio”. Entrambi gli esponenti della giunta hanno messo a disposizione le proprie deleghe ma Chiamparino ha “respinto nel modo piu’ netto questa disponibilità”.
“Al momento della formazione delle liste – ha aggiunto Chiamparino rispondendo anche ad alcune dichiarazioni di esponenti delle opposizioni – non c’erano rinviati a giudizio ed era stata formulata richiesta di archiviazione anche per le persone oggi coinvolte. Nel frattempo – ha proseguito – il gup ha ritenuto di cambiare valutazione predisponendo l’imputazione coatta. Di fronte a valutazioni diverse della magistratura – ha detto ancora il presidente del Piemonte – sarebbe bizzarro dire che ha ragione il pm piuttosto che il gup . Vedremo e attendiamo cosa decideranno i giudici". Chiamparino ha comunque precisato che le spese contestate :non sono per fini privatistica ma finalizzate all’attivita’ del gruppo”.
“Avendo lavorato in questi mesi con i miei assessori – ha concluso Chiamparino – non ho dubbi sulla moralità e sul senso dello Stato che hanno Aldo Reschigna e Monica Cerutti”.

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