Ricerca industriale e sviluppo sperimentale, il Mise apre le domande per Horizon 2020 - QdS

Ricerca industriale e sviluppo sperimentale, il Mise apre le domande per Horizon 2020

Bartolomeo Buscema

Ricerca industriale e sviluppo sperimentale, il Mise apre le domande per Horizon 2020

sabato 01 Novembre 2014

Da lunedì scorso è possibile compilare on line la richiesta per fare ottenere i finanziamenti agevolati alle Pmi. Spese ammissibili tra 800mila e 3milioni, durata massima di 8 anni con pre-ammortamento di 3

CATANIA – Nell’ambito dei progetti di ricerca e sviluppo previsti dal programma di finanziamento integrato destinato alle attività di ricerca della Commissione europea denominato "Horizon 2020", dallo scorso 27 ottobre si può compilare online la domanda per richiedere al Ministero dello Sviluppo economico le agevolazioni del Fondo per la crescita sostenibile.
Mirate principalmente a promuovere la realizzazione di progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, tali agevolazioni sono erogabili dal primo gennaio 2014 fino al 31 dicembre 2020.
La procedura guidata per le domande è scaricabile dal sito del Mise che ha stanziato 300 milioni di euro, di cui il 60% riservato a progetti proposti da imprese di piccole e medie dimensioni. I progetti dovranno prevedere un ammontare complessivo di spese ammissibili tra gli 800 mila e i 3 milioni di euro. Le imprese possono presentarli singolarmente o in forma congiunta con altri organismi di ricerca, fino a un massimo di tre soggetti proponenti.
Le agevolazioni sono erogate sotto forma di finanziamento agevolato e sono così ripartite: 70% per le piccole imprese, 60% per le medie e 50% per le grandi imprese. La durata massima del finanziamento è di otto anni, oltre un periodo di pre ammortamento di tre anni. Il tasso agevolato è pari al 20% del tasso di riferimento stabilito dalla Commissione europea e comunque non inferiore allo 0,8%.
Come accennato, le agevolazioni sono erogate anche per progetti di ricerca di sviluppo sperimentale, cioè per le start up che oggi in Italia sono la dimostrazione palese del genio italico. Purtroppo, molte start up, circa il 70%, non ce la fanno ad andare avanti a causa della difficoltà di reperire finanziamenti. Ora, grazie Fondo per la crescita sostenibile anche le start up possono beneficiare delle agevolazioni. Una buona notizia che troviamo in una domanda contemplate nelle Faq del sito del ministero dello Sviluppo Economico e che integralmente riportiamo.
D. Le start-up innovative possono accedere alle agevolazioni previste dal decreto ministeriale 20 giugno 2013 in deroga a quanto stabilito dall’art. 9, comma 1, del decreto stesso, che stabilisce la modalità di calcolo della capacità di rimborso del finanziamento agevolato?
R. Il decreto ministeriale 20 giugno 2013 non prevede deroghe specifiche in favore delle start-up innovative, come definite dall’art. 25 del decreto legge n. 179 del 18 ottobre 2012 convertito nella legge n. 221 del 17 dicembre 2012. Tali imprese, pertanto, possono essere ammissibili alle agevolazioni soltanto nel caso in cui abbiano un bilancio approvato e depositato in Camera di commercio da cui si possono desumere i dati contabili necessari per il calcolo della capacità di rimborso.

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