Alessandro Baccei conferma le inchieste del QdS. Negli anni passati “bilancio falso” - QdS

Alessandro Baccei conferma le inchieste del QdS. Negli anni passati “bilancio falso”

Antonio Mercurio

Alessandro Baccei conferma le inchieste del QdS. Negli anni passati “bilancio falso”

venerdì 14 Novembre 2014

Stop a sprechi, pensioni e privilegi. Il neoassessore all’Economia: “Nessuno in Aula si metta di traverso”. “Il bilancio precedente costruito in modo tale da non favorire il controllo della spesa”

PALERMO – Trasparenza, responsabilità e serietà. Sono le parole “d’ordine” con le quali il neo assessore regionale all’Economia, Alessandro Baccei, il tecnico inviato da Roma per far quadrare i conti della Sicilia, ha riassunto il nuovo piano per risanare il bilancio della Regione.
Un compito né semplice né facile, come ha ribadito nel breve incontro con la stampa ieri, perché la situazione è “grave e occorre serietà da parte di tutti”. Pur senza sbilanciarsi e senza fornire un solo dato, Baccei è stato però molto chiaro sul modus operandi: si punterà all’aggressione degli sprechi e dei privilegi. “L’operazione fatta sui numeri sarà di trasparenza – ha esordito – e si diranno le cose come stanno. Soprattutto basta a sprechi, pensioni e privilegi. Alcune riforme saranno necessarie ma il più possibile condivise con la Giunta e il Parlamento e mi aspetto che a quel punto nessuno in Aula si metta di traverso”.
 
Il riferimento è alla pioggia di emendamenti che ogni anno, puntualmente, si riversa a Sala d’Ercole al momento della discussione sul bilancio. Passaggi del programma di risanamento illustrato ieri da Baccei, racchiuso in una sorta di “libro” suddiviso in quattro capitoli, essenziali per riacquistare credibilità con il governo centrale. Il primo capitolo – l’operazione trasparenza sui numeri – servirà per allineare le entrate e le uscite nel bilancio mentre il secondo per un miglior utilizzo dei fondi europei.
“Il terzo capitolo, il più difficile – non ha nascosto – riguarderà la revisione della spesa, in particolare pensioni, acquisiti di forniture attraverso una centrale unica e una migliore valorizzazione degli immobili”. Un “piano serio” di riordino e trasparenza dei conti che consentirà alla Regione di sedersi attorno a un tavolo a Roma per discutere il quarto e ultimo capitolo: “Le richieste legittime fondate in parte sullo Statuto e in parte su altri temi come la compartecipazione alla spesa sanitaria e gli accantonamenti tributari. Se avvieremo riforme strutturali credibili – ha chiarito – avremo le credenziali per le nostre richieste”.
 
Requisito essenziale, come più volte ribadito, la responsabilità da parte di tutti. “Se faremo un bilancio di previsione con determinate spese, nessuno poi nel corso dell’anno si potrà presentare da me chiedendomi di avere maggiori margini”.
Riguardo il rischio del bilancio provvisorio, Baccei ha assicurato che si sta “lottando per scongiurare questa eventualità ma i tempi sono strettissimi. Se non dovessimo riuscirci, faremo in modo che duri il minor tempo possibile”.
 
E pur senza mai fare alcun nome, non ha risparmiato una stoccata ai suoi predecessori: “Il bilancio di previsione precedente è stato costruito in modo tale da non favorire un controllo della spesa”. Infine, tra le priorità da affrontare immediatamente, Baccei ha indicato l’attrazione di investimenti, lo sviluppo e l’occupazione. "Non vogliamo diminuire il lavoro – ha precisato – ma anzi creare sviluppo. Mi auguro – ha concluso – che davanti a questo percorso di risanamento non ci sia nessuno che si tiri indietro o mi chieda di fare cose diverse in senso contrario".

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