Nuovo modello Isee, come calcolare la giacenza media dei risparmi - QdS

Nuovo modello Isee, come calcolare la giacenza media dei risparmi

Vanessa Aloise

Nuovo modello Isee, come calcolare la giacenza media dei risparmi

venerdì 14 Novembre 2014

Il nuovo modello Isee, attivo da gennaio 2015 richiederà l’autocertificazione dei cittadini in merito al proprio risparmio

Da gennaio 2015 tutti i correntisti italiani dovranno procedere personalmente alla compilazione del nuovo modello Isee. Qualunque sia la banca preferita o il prodotto bancario scelto mettendo Webank e i suoi conti a confronto con Che Banca o Banca Intesa, nessun cittadino potrà esentarsi dal dichiarare i propri risparmi.
 
Sebbene i dati necessari relativi potrebbero essere acquisiti in via automatica e telematica direttamente tramite l’Anagrafe tributaria e l’Anagrafe dei conti correnti, enti gestiti dall’Agenzia delle entrate, saranno i cittadini stessi a dover provvedere al calcolo dell’ISEE per la Dichiarazione Sostitutiva Unica.
 
La richiesta del nuovo modello Isee è quella di una autocertificazione finalizzata a mettere in luce, tra i tanti dati dovuti all’Agenzia delle entrate, la giacenza media dei propri conti correnti o conti deposito attivi in banca.
Non sarà più, insomma, valutato solo il reddito percepito tramite stipendio o pensione, bensì l’intera mole del risparmio familiare che accompagnerà, sovraccaricandole nella Dichiarazione, le entrate mensili.
 
Gli obiettivi di questa manovra sono fondamentalmente tre: constatare le reali condizioni di reddito familiare, impedire l’assegnazione di aiuti sociali a chi non ne avesse bisogno e esercitare un maggior controllo in merito alla questione tributaria.
Per saggiare le reali condizioni di ricchezza, infatti, il report del nuovo modello Isee sommerà alle canoniche entrate mensili il patrimonio personale e familiare comprensivo di proprietà quali terreni o immobili, come prima e seconda casa, e veicoli a motore.
 
Aggiungendo a queste il deposito medio di cui si dispone, si potrà evitare l’assegnazione impropria di agevolazioni sociali, quali buoni mensa, prestazioni sanitarie o sconti su tassazioni scolastiche, a tutti quegli italiani, circa l’80%, che dichiarano di non avere alcun conto corrente attivo.
 
L’autocertificazione del nuovo modello Isee sarà poi incrociata con i dati fiscali elaborati dall’Anagrafe e dall’Agenzia delle entrate, al fine di verificare la correttezza della dichiarazione dal cittadino e monitorandone la situazione reddituale.
Il cittadino dovrà dunque specificare, a partire da gennaio2015, la media dei risparmi annuali presenti sul proprio conto corrente e il saldo finale contabile relativo al 31 dicembre. Saper calcolare questi dati agilmente e con precisione è importante per non incorrere in sanzioni o accertamenti fastidiosi quanto inutili.
 
Bisognerà, dunque, procurarsi dalla propria banca l’elenco di tutti gli estratti conto dell’anno cui facciamo riferimento come intestatari, sommare il saldo per ciascun giorno dell’anno e dividerlo poi per 365, in modo da ottenere la giacenza media.
“La giacenza media”, si legge infatti nelle istruzioni per la compilazione del nuovo modello Isee, “si determina dividendo la somma delle consistenze giornaliere (cioè della giacenza liquida in quel giorno) per i giorni in cui il deposito/conto è rimasto aperto”.
 
A questo punto, se la differenza tra il totale dei saldi al 31 dicembre e il totale delle giacenze medie fosse positiva, l’Isee sarebbe calcolato sul saldo, altrimenti, se fosse negativa, l’indicatore dipenderebbe dalla giacenza media.
Attenzione, dunque, ad ogni delicatissima fase della compilazione del nuovo modello Isee, poiché al minimo errore di calcolo potrebbe corrispondere spiacevolissimamente per un onesto cittadino, una mora o addirittura una sanzione penale, in seguito a un’ ipotetica evasione fiscale.

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