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Catania – Librino, lunga lista di promesse per una timida riqualificazione

Melania Tanteri

Catania – Librino, lunga lista di promesse per una timida riqualificazione

martedì 18 Novembre 2014

Opere pubbliche, controlli, spazi sociali: il quartiere-simbolo di una città in perenne attesa di interventi. D’Agata: “Approvato il Piano Città, tra sei mesi i lavori al Palazzo di Cemento”

CATANIA – Un incontro per discutere di Librino. Una nuova riunione per parlare del quartiere simbolo della città e delle sue prospettive, organizzata dalla Cgil etnea, con il segretario Giacomo Rota, e dal Comitato Librino Attivo, per avviare un confronto tra gli abitanti, le associazioni e le istituzioni, prima fra tutte l’amministrazione comunale, rappresentata dall’assessore Rosario D’Agata con delega proprio al quartiere realizzato da Kenzo Tange e dall’assessore alla Bellezza, Orazio Licandro.
Al centro dell’incontro, la programmazione relativa al rilancio del quartiere, ancora ferma al palo, nonostante i proclami elettorali del sindaco Bianco parlassero di riqualificazione delle aree periferiche di Catania, Librino in testa.
“Non ci rassegniamo all’immobilismo – ha spiegato Sara Fagone, della Cgil  – e al luogo comune che ci vuole sempre più abbandonati a noi stessi. Anni fa – ha proseguito – abbiamo presentato una piattaforma e ci auguriamo che almeno questa giunta sappia valorizzarla nel modo migliore”.
Una lista di necessità – dall’istituzione di una scuola di secondo grado, al completamento delle spine verdi, alla realizzazione di spazi sociali – che, nonostante sia stata presentata alla città molti anni fa, non è mai stata tradotta in azioni concrete. A cominciare dall’apertura del Polo educativo di Villa Fazio, atteso per il mese scorso e ancora posticipato, che la Cgil avrebbe voluto fosse affidato ad associazioni librinesi e non, come avvenuto, a cooperative esterne.
Non solo: la richiesta da parte della popolazione riguarda anche controlli e vigilanza, ma soprattutto le opere pubbliche, fondamentali per dare un segnale concreto di riqualificazione. Partendo, ad esempio, dal Palazzo di Cemento, per la ristrutturazione del quale sarebbero disponibili i fondi del piano città. Come ha confermato l’assessore D’Agata. “È stato approvato il piano città registrato dalla Corte dei Conti – ha assicurato – e ci auguriamo dunque che entro sei mesi partano i lavori per la ristrutturazione del palazzo di cemento e per la realizzazione delle spina verde del viale Moncada. Poi lavoreremo – ha proseguito – per l’individuazione di spazi destinati agli orti urbani da assegnare alle cooperative e alle associazioni del quartiere come nuovi centri di aggregazione”.
D’Agata ha assicurato anche la prossima apertura di Villa Fazio mentre Licandro si è soffermato sulle iniziative in cantiere per inserire Librino all’interno del circuito museale cittadino. Partendo dalla Porta della Bellezza, realizzata dal mecenate Antonio Presti e dai bambini delle scuole del quartiere. “Non appena verranno effettuati alcuni interventi – ha detto – come ad esempio recuperando il teatro Moncada, vandalizzato più volte, o la stessa villa Fazio, anche qui a Librino ci sarà vita culturale e vivacità come nelle altre aree della città”.

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