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Palermo – Visum, videosorveglianza e Ztl i tre nodi della mobilità locale

Gaspare Ingargiola

Palermo – Visum, videosorveglianza e Ztl i tre nodi della mobilità locale

giovedì 20 Novembre 2014

Il dibattito sulle pedonalizzazioni al centro dello scontro fra commercianti, Comune e associazioni. Mesi fatti di scelte importanti per l’assessore comunale al ramo, Giusto Catania

PALERMO – Con l’avvicinarsi del periodo natalizio e l’approvazione del Bilancio di previsione 2014 il dibattito sulle pedonalizzazioni si fa più vivo che mai, con una sfida a tre fra commercianti, amministrazione e associazioni che sembra avere più un sapore politico che strettamente “urbanistico”.
Su via Roma in particolare si è scatenato un vero putiferio dopo la decisione della giunta di trasformare in parcheggio (in via sperimentale e solo la domenica) un tratto della corsia preferenziale in controsenso, quello compreso fra corso Vittorio Emanuele e via Torino. Alcune associazioni hanno organizzato addirittura un flash mob invitando i cittadini a occupare la corsia con biciclette, passeggini, pattini e skateboard pur di non far posteggiare le vetture.
Sono mesi caldi, insomma, per l’assessore alla Mobilità Giusto Catania, il quale recentemente ha comunque incassato un’importante vittoria grazie al Tar, che ha dato ragione a piazza Pretoria in merito al ricorso di Confimprese che chiedeva la sospensiva delle isole pedonali, in particolare di quella di piazza Sant’Anna. I nodi da sciogliere per il futuro della mobilità cittadina, a ogni modo, restano essenzialmente tre.
VISUM – Negli uffici di Palazzo delle Aquile esiste un software chiamato Visum che simula e analizza i flussi del traffico urbano. Acquistato a fine 2013 con 40 mila euro, da allora Visum è rimasto inutilizzato perché i tecnici dell’Ufficio Mobilità non avevano seguito la seconda parte del corso di formazione necessario per acquisire le competenze di base. Adesso finalmente l’assessore Catania ha trovato, fra le pieghe del bilancio appena approvato, i fondi per far ripartire il corso. Il software permetterà di pensare le pedonalizzazioni in termini di sostenibilità e complementarità reciproca sulla base di dati scientifici certi.
VIDEOSORVEGLIANZA – L’altro aspetto che ha suscitato spesso nervosismo fra i banchi di Sala delle Lapidi, non solo dell’opposizione ma anche fra gli orlandiani, è la videosorveglianza delle pedonalizzazioni. Nella sua edizione definitiva il Piano generale del traffico urbano di fatto vincola la chiusura al transito di strade e piazze all’installazione di adeguati sistemi di sicurezza, in particolare di telecamere per la videosorveglianza. Un modo per scoraggiare i furbetti che scorrazzano impunemente con auto e moto in spazi teoricamente riservati a pedoni e ciclisti, oltre che, ovviamente, per aumentare la sicurezza di turisti e passanti in periodi in cui gli scippi e le rapine sono all’ordine del giorno. Anche in questo caso la giustificazione era l’assenza di risorse, finalmente stanziate con il previsionale, che prevede inoltre alcune somme per i dissuasori a scomparsa che andranno a sostituire le piante, fin qui apparse di dubbia utilità dato che basta spostarle per passare con la macchina. Fra dissuasori e telecamere sono pronti 210 mila euro.
“Sulle pedonalizzazioni non arretreremo. In bilancio ci sono tutti gli strumenti per migliorarle con arredi, Ztl e dissuasori”, ha assicurato l’assessore Catania.
ZTL – Già, le Zone a traffico limitato. Il “gradito” ritorno dei varchi a pagamento è fissato per l’inizio del 2015 (più febbraio che gennaio, perché servono due mesi per l’esecutività del bilancio, che ha stanziato 130 mila euro). All’epoca della giunta Cammarata l’esperimento delle Ztl (con tessere dai 15 ai 50 euro) si rivelò un fiasco totale con tanto di ricorso al Tar di cittadini e associazioni e la conseguente decisione dei giudici di annullare la decisione dell’amministrazione di centrodestra e costringerla a rimborsare gli automobilisti.
Si partirà con la Ztl 1, che di fatto corrisponde ai quattro mandamenti del centro storico, poi toccherà alla 2 che si estende fino al quartiere Notarbartolo. L’ingresso sarà consentito solo ai veicoli a due ruote da Euro 2 in poi e a quelli a quattro ruote da Euro 3 in poi. Bandite le auto Euro 0, 1 e 2. Nel previsioni del Pgtu le Ztl porteranno a un abbattimento del 5% per chilometro delle auto presenti in città, praticamente il 35% del parco cittadino. Il confine della prima Ztl sarà delimitato da alcuni assi viari fondamentali come via Lincoln, corso Tukory, corso Calatafimi, corso Alberto Amedeo, piazza Giuseppe Verdi e via Cavour fino al Foro Umberto I.

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