Agricoltura, boom assunzioni under 35 ma fa eccezione il Mezzogiorno - QdS

Agricoltura, boom assunzioni under 35 ma fa eccezione il Mezzogiorno

Rossana Indelicato

Agricoltura, boom assunzioni under 35 ma fa eccezione il Mezzogiorno

giovedì 27 Novembre 2014

Lo rivela il dossier della Coldiretti giovani impresa “Nella green economy c’è lavoro per i giovani”- Maggiore incremento al Centro con il 39%, fanalino di coda il Sud con il 2%

ROMA – Boom di under 35 assunti nelle campagne. Nel secondo trimestre del 2014, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, l’occupazione nel settore agricolo ha registrato un incremento del 14%. È l’incoraggiante quadro delineato dal dossier di Coldiretti giovani impresa “Nella green economy c’è lavoro per i giovani”. Ancora una volta, però, siamo costretti a fotografare un Mezzogiorno che timidamente mostra segnali di ripresa, mentre il Centro e il Nord “conquistano terreno”. Stando ai numeri, le maggiori opportunità di lavoro per i giovani nel settore agricolo si registrano in maniera più esponenziale al Centro Italia con il 39% e al Nord, dove si raggiungono i 19 punti percentuali. Al Sud e nelle Isole i valori si abbassano notevolmente, pur rimanendo positivi, sfiorando il 2%.
Stessa incidenza positiva si riscontra per le scelte universitarie dei giovani della nuova generazione. Dall’analisi della Coldiretti emerge infatti un aumento del 72%, dall’inizio della crisi, per le immatricolazioni delle Facoltà di Scienze agrarie, forestali ed alimentari. Un cambio di rotta dei giovani che puntano maggiormente sulle potenzialità e risorse fornite (e spesso inutilizzate) dal suolo e dalle attività che ruotano attorno al settore primario. Alla svolta degli Atenei in questione, che conquistano – secondo la classifica Datagiovani –rispetto agli anni della crisi (2007-2008), il primo posto in termini di immatricolazioni nell’intero comparto universitario si aggiunge la scia prodotta dagli istituti secondari di agraria che attestano un’accelerazione record del 39% e il maggior incremento nel numero delle iscrizioni.
Una vera e propria rivoluzione frutto, a detta della Coldiretti, “di una maggiore difficoltà a trovare lavoro in altri settori dell’economia, a causa della crisi ma anche di un rinnovato interesse a trascorrere parte del proprio tempo a contatto con la natura da parte delle nuove generazioni”. Tra gli incentivi – sottolinea la Coldiretti – “dal sistema dei voucher che durante il periodo estivo possono servire per remunerare i lavoratori dai 16 ai 25 anni regolarmente iscritti ad un ciclo di studi, nonché dalla circolare Inps e dalla definizione delle istruzioni operative che dal 10 novembre 2014 permettono di accedere alle misure di agevolazione previste dal decreto ‘Campolibero’ per le assunzioni di giovani lavoratori agricoli”.
Che il numero di imprese agricole guidate da giovani under 35 abbia registrato un aumento del 2,6%, tradotto in un totale di 48.620 unità produttive nel secondo trimestre 2014, dimostra che – sottolinea Maria Letizia Gardoni, delegato nazionale di Coldiretti Giovani Impresa – “l’agricoltura moderna e multifunzionale consente oggi ai giovani di avviare un’attività imprenditoriale nella quale esprimere le proprie idee e il proprio vissuto di esperienza e cultura”.
 


L.15/1/14 art. 21. L’Isola tra le Regioni che approvano leggi a favore dei giovani
 
“Dalla vendita o dall’affitto dei terreni agricoli pubblici possono nascere oltre diecimila nuove imprese agricole condotte da giovani”. È l’altro significativo dato emerso dal dossier di Coldiretti Giovani Impresa, frutto del protocollo d’intesa tra la Conferenza delle Regioni, il ministero delle Politiche agricole, l’Ismea, l’Anci e l’Agenzia del demanio che prevede la cessione ai giovani dei terreni agricoli con un notevole risparmio delle Regioni e degli enti locali.
Per questa direzione vanno otto regioni italiane, le quali hanno creato le “Banche della terra” dove censire i terreni pubblici disponibili e hanno approvato leggi per favorire l’accesso ai terreni pubblici dei giovani imprenditori agricoli. La Sicilia è tra le regioni che hanno approvato le misure.
Nel dettaglio, l’Isola dispone del disegno di legge n.670, convertito in Legge il 15 gennaio 2014. All’art. 21, paragrafo 3, si legge: “il Presidente della regione definisce le procedure per la concessione dei beni inseriti nella Banca della terra di Sicilia a favore di imprenditori agricoli e giovani, che intendano in forma singola o associata valorizzarli attraverso progetti di sviluppo innovativi, anche di carattere sociale”.

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