Sanità, in Sicilia manca l’essenziale - QdS

Sanità, in Sicilia manca l’essenziale

Maria Francesca Fisichella

Sanità, in Sicilia manca l’essenziale

martedì 02 Dicembre 2014

Livelli essenziali di assistenza (Lea): Emilia Romagna al top, seguono Toscana, Veneto, Piemonte e Lombardia. Troppi cesarei ma pochi screening, Drg chirurgici e ricoveri per disabili

Per l’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza la Sicilia ha 157 punti nella classifica del Ministero della Salute, oltre 50 sotto la regione Emilia Romagna che è prima con 210, seguita da Toscana e Veneto entrambe con 193. Scendendo nel particolare, la regione Sicilia conserva un’elevata percentuale di parti cesarei rispetto alla media europea ritenuta ammissibile del 25 per cento, infatti totalizza il 46,8 per cento. Il Veneto, invece, registra il 27 per cento di parti cesarei. E questo nonostante la nostra Regione con il precedente governo abbia equiparato la remunerazione tra i Drg con qualsiasi  tipo di parto. Altro indice di arretratezza nell’assistenza sanitaria è lo scarso numero di persone che effettua test di screening di primo livello, tanto che la Sicilia totalizza uno score 3 a fronte dello score 15 del Veneto, ovvero il massimo che si possa fare.

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